
L’apparecchio in questione, oltre a fornire i canonici e autorizzati servizi, è risultato munito di accesso diretto ad una piattaforma di gioco
La stretta collaborazione tra militari della Guardia di Finanza di Fermo, l’Adm, Agenzia delle dogane e monopoli di Ancona ed Ascoli ha consentito di scoprire, all’interno di un frequentatissimo bar del Fermano, la presenza di un totem, consistente in un’apparecchiatura utilizzata per il gioco a distanza, che non rispettava le prescrizioni indicate dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
In particolare, a seguito di preliminare attività infoinvestigativa, i militari del Gruppo di Fermo, unitamente a funzionari dell’Adm, hanno effettuato un intervento congiunto presso il locale adibito a bar con annessa sala da gioco, in cui un avventore è stato sorpreso a giocare su un dispositivo irregolare.
Nello specifico l’apparecchio in questione, oltre a fornire i canonici e autorizzati servizi, come ad esempio ricariche telefoniche, è risultato munito di accesso diretto ad una piattaforma di gioco tipica delle slot machine con rulli virtuali, corredato da apposito "case" per l’inserimento di banconote e con credito attivo riportato nella parte inferiore della piattaforma, risultando di fatto non conforme alla normativa vigente, in quanto scollegato dalla rete telematica dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che permette di controllare le giocate.
Nel corso dell’attività i finanzieri, dopo aver immortalato l’azione di gioco presso la postazione in questione con rilievi videofotografici, hanno identificato e ad assunto informazioni dall’avventore, che ha confermato di aver inserito i soldi nel case e di aver giocato attraverso il totem.
L’attenta valutazione delle circostanze ha permesso di concludere le attività con il sequestro amministrativo cautelare dell’apparecchio, preludio alla successiva irrogazione della sanzione amministrativa fino a 50.000 euro. All’interno c’erano 140 euro. Tale somma è stata sottoposta a sequestro amministrativo. La Guardia di Finanza sta anche procedendo ad approfondimenti sulla posizione fiscale dell’esercente.
Fabio Castori