FABIO CASTORI
Cronaca

Serd a San Marco alle Paludi: scoppia la protesta

Il Servizio per le tossicodipendenze dell’Ast lascia Porto Sant’Elpidio, ma imprenditori e residenti dico no: parte la raccolta firme .

Lo stabile. in zona San Marco alle Paludi. che ospiterà la sede del Serd

Lo stabile. in zona San Marco alle Paludi. che ospiterà la sede del Serd

E’ stato individuato in zona San Marco alle Paludi lo stabile che ospiterà la sede del Serd, il Servizio per le tossicodipendenze dell’Ast di Fermo. Una scelta che non è piaciuta ai residenti scesi già sul piede di guerra per una collocazione che ritengono inopportuna. L‘Ast di Fermo aveva deliberato a marzo il bando per cercare una nuova sede alternativa a quella attuale di Porto Sant’Elpidio, divenuta ormai obsoleta e non a norma. Nel bando si specificavano le caratteristiche che i locali avrebbero dovuto avere, caratteristiche che il Serd elpidiense non ha più ormai da tempo, condizioni, dunque, che per rientrare nella norma avrebbero avuto bisogno di costosi lavori di ripristino.

La nuova collocazione, però, ha subito scatenato le proteste dei residenti di San Marco alle Paludi e degli imprenditori del posto, visto che lo stabile si trova molto vicino anche alla zona industriale: "Abbiamo già dato il via ad una raccolta firme per dimostrare la nostra contrarietà a questa scelta che riteniamo inopportuna. Dopodiché daremo mandato ad un legale per salvaguardare le nostre libertà e i nostri diritti. Questa zona non è in grado di assorbire l’impatto con il gran numero di tossicodipendenti che frequentano il Serd e l’indotto clandestino che ci gira intorno, come gli spacciatori che notoriamente attendono le loro "prede" all’uscita per coglierle in un momento di debolezza e piazzare qualche dose. Per non parlare poi del fatto che ci troviamo ad appena un chilometro da Lido Tre Archi, da tutti considerata la più grossa piazza di spaccio del territorio".

A tal proposito interviene Gabriele Voltattorni, il presidente del Corta, Comitato residenti Tre Archi: "Stanno servendo su un piatto d’argento l’ampliamento del mercato della droga a chi lo gestisce a Lido Tre Archi. E’ facile che i pazienti, usciti dal Serd, poi si spostino nel quartiere per fare rifornimento. Si sta facendo tanto per ripulire Lido Tre Archi e, al contrario, in questo modo si rischia di affossarlo ulteriormente. Poi come si recherebbero gli utenti nella struttura? Non ci sono collegamenti con autotrasporti pubblici: ecco allora che ci troveremmo a fare i conti con gruppi di tossicodipendenti costretti a raggiungere il Serd con mezzi di fortuna e a vagare in zona. Per non parlare del fatto che la nuova sede andrebbe ad essere collocata in un immobile privato che comporterebbe la spesa di denaro pubblico, quando invece chissà quanti locali dell’Ast potrebbero essere utilizzati senza appesantire le casse della sanità".

Intanto, è notizia dell’ultim’ora, alla Procura di Fermo, di Ancona e a quella della Corte dei Conti, è stato recapitato un esposto anonimo in cui si chiede di fare chiarezza sulle dinamiche che hanno condotto all’individuazione della sede.

Fabio Castori