Serie di colpi lungo la costa, identificati Ora il processo per furto e ricettazione

Si erano resi responsabili di una serie di furti lungo la costa, ma alla fine erano stati smascherati dai carabinieri Per questo motivo F.L. di 40 anni e S.V.O., di 32, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi e residenti a Fermo, sono finiti alla sbarra. Al termine del processo, per entrambi, difesi dall’avvocato Giuliano Giordani, è stata decretata una condanna a due anni di reclusione per furto, ricettazione e possesso di attrezzi da scasso. I militari dell’Arma li avevano inchiodati come gli autori del tentato furto ai danni del negozio di alimentari "Bottega del Buongustaio" di Porto Sant’Elpidio, dove i due avevano tentato invano di sfondare la vetrina del negozio, e del furto allo Chalet "Konkoba", dove avevano forzato la porta di ingresso con un piede di porco prelevando circa 150 euro dalla cassa e asportando un binocolo.

Braccati dai militari dell’Arma, i due avevano cercato rifugio a Lido Tre Archi, dove erano stati raggiunti poco dopo e sopresi a bordo di un furgone rubato il giorno prima a Porto San Giorgio, in possesso di alcuni attrezzi da scasso, con cui avrebbero verosimilmente tentato altri colpi con l’ausilio del mezzo trafugato.

Intimato l’alt e fermato il veicolo, i militari lo avevano subito restituito al legittimo proprietario, avevano sequestrato il kit usato per i reati predatori - un piede di porco di 58 cm, mini-torce, due paia di guanti, un taglierino e una bomboletta spray al peperoncino - e avevano condotto gli interessati in caserma. I due erano stati denunciati per ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Porto Sant’Elpidio. M.M. era stato anche sanzionato con 5.000 euro di multa per guida senza patente ed è stato infine condotto presso il carcere di Fermo.

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