"Serve una proroga fino al 2024 Altrimenti sarà tutto inutile"

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In un momento tanto difficile, causa la pandemia, un settore economico della provincia può guardare avanti con un briciolo di speranza: parliamo del comparto edilizio grazie al bonus 110% per chi vorrà ristrutturare le proprie abitazioni. C’è però ancora qualche dubbio. A spiegarlo è il presidente Ance Fermo, di Confindustria Centro Adriatico, Stefano Violoni. "Qualcosa si muove; sono uscite le linee guida definitive dal decreto. Sappiamo quello che si può fare e come gestire il rapporto con le banche". Presidente, perché allora si sente ancora parlare d’insicurezza? "Semplicemente perché tutti, e quando dico tutti, parlo sia delle imprese sia di chi vuole usufruire del bonus del 110% attendono la proroga almeno fino 2024. Ipotizzare che la scadenza dei bonus resti fissata al prossimo anno, cioè alla fine del 2021, significherebbe vanificare ciò che di buono è stato fatto sino a oggi". Tempi strettissimi, pare di capire, che non consentirebbero di intervenire sulla totalità delle richieste e la complessità degli interventi. "Va considerato che il nostro patrimonio edilizio è datato. Secondo me la stragrande maggioranza delle richieste saranno indirizzate su interventi strutturali come il consolidamento e l’adeguamento sismico e il miglioramento delle classi energetiche. Interventi che richiedono, a volte, tempi lunghi. Se i bonus non saranno prorogati, è facile capire che gli interventi più importanti non potranno essere terminati entro la fine del 2021, cosicché le nostre aziende finiranno per subire un grave danno, cosi come - finisce Violoni - quanti a oggi stanno avviando le pratiche per accedere ai bonus".

Mauro Nucci