Sicurezza degli operai a rischio: maxi multa a Fermo

Controlli dei carabinieri nel tomaificio gestito da un 46enne cinese. Riscontrate violazioni di igiene e smaltimento dei rifiuti

Fermo, 30 novembre 2022 - I carabinieri del comando provinciale di Fermo sono stati impegnati in specifici servizi finalizzati al contrasto di fenomeni di illegalità diffusa con particolare riguardo ai canali di ricettazione nell’ambito della compravendita di auto usate, ai siti di deposito riconducibili al commercio elettronico di vetture e al rispetto della specifica normativa sul lavoro, e l’individuazione di eventuali dipendenti non in regola ed eventuali casi di sfruttamento del ’lavoro nero’ di cittadini extracomunitari ovvero di eventuali violazioni alle norme in materia ambientale. Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio, i carabinieri sono stati coadiuvati da militari specializzati del Nucleo ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e dai militari delle stazioni Forestali di Fermo e Montegiorgio.

I militari dell’Arma sono stati coadiuvati da Forestale e Ispettorato del lavoro
I militari dell’Arma sono stati coadiuvati da Forestale e Ispettorato del lavoro

Al termine dei controlli effettuati sono emerse gravi violazioni al testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché violazioni degli obblighi di comunicazione, tenuta dei registri obbligatori e formulari con riguardo ad un tomaificio con sede operativa a Fermo gestito da un 46enne cinese. Gli operai, quattro donne e due uomini, tutti trovati intenti a cucire pellame per scarpe e nell’utilizzo di collante per assemblare pezzi di pellame, sono risultati regolarmente assunti. Tuttavia, a seguito di ispezione nei luoghi di lavoro, sono state rilevate varie violazioni in materia di sicurezza e salute, che hanno determinato l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

A seguito dell’ispezione effettuata, infatti, sono state contestate, nei confronti del titolare dell’azienda, varie violazioni penali delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. In particolare, oltre all’assenza documentale prevista, è stata accertata la presenza, nei locali delle lavorazioni, quelli di deposito materiali e nel bagno di servizio, di cavi elettrici ed interruttori non a norma, per lo più nastrati con adesivo isolante, oltre all’utilizzo di adattatori e prolunghe ad uso domestico.

Sono state quindi irrogate multe pari a 37.000 mila euro nonché sanzioni amministrative di 4.000 euro per la mancata tenuta del registro caricoe scarico di rifiuti pericolosi.

Non è tutto. Un altro controllo specifico, con particolare riguardo all’individuazione di eventuali canali di ricettazione nell’ambito della compravendita di auto usate ed ai siti di deposito riconducibili al commercio elettronico di auto usate è stato effettuato nel territorio di Montegiorgio all’interno di una ditta individuale con sede legale in provincia di Macerata, operante nel commercio online di vetture.

Qui sono state riscontrate violazioni della normativa in materia ambientale, con conseguenti sanzioni amministrative pari a 900 euro.