Siliquini sui vertici della Ciip: "Non dimenticare la montagna"

"Basta con le fibrillazioni politiche, l’acqua è un bene prezioso, una ricchezza dei Sibillini e va gestita con cura". Sono queste le parole di Lando Siliquini, medico in pensione di Montefortino, che ha ricoperto vari incarichi amministrativi, e fa una riflessione sulle dinamiche riguardanti il rinnovo degli organi direttivi della Ciip. "L’acqua è il bene supremo, ce ne accorgiamo in questi anni in cui la penuria, causata da inquinamenti e stravolgimenti climatici – spiega Lando Siliquini – l’ha trasformata nell’oro blu, il tesoro del XXI secolo. Sulle risorse dei Sibillini si sostanziano i gestori del servizio idrico integrato, Consorzi di Bonifica, produttori di energia green. A dispetto di ciò, la montagna viene totalmente ignorata nella politica della gestione di tali ricchezze.Nessuna voce autorevole si sta alzando da questi territori e ciò deriva dalla convinzione che il peso elettorale e le quote di gestione sono talmente esigue da non permettere di reclamare alcunché. Tuttavia nel 2002, il buon senso indusse i partiti a riconoscere il ruolo della montagna tanto da assegnare le cariche dell’Ato5, al sottoscritto e all’ex sindaco di Amandola Luigi Bellesi. La bontà di quella scelta si tradusse in un Piano d’Ambito da 1.200.000 di euro su cui tutt’ora poggiano gli investimenti del servizio idrico integrato. Oggi si sta facendo un passo indietro, non tenendo conto che la mancata valorizzazione dell’entroterra, si ritorcerà contro tutti".