Skate park a Lido Tre Archi Lo sport contro il degrado

L’area sarà gestita da un’associazione che si occupa anche di organizzare corsi. Uno dei componenti: "Abbiamo tante manifestazioni in cantiere"

Migration

di Angelica Malvatani

Non c’è un limite di età per darsi allo skate, uno sport vero e proprio che si fa con una buona dose di adrenalina, un certo equilibrio, la voglia di osare senza troppi rischi. Raccontano così il loro viaggio Andrea Cimadamore, Roberto Monti e Alessio Beato che hanno firmato con il Comune la gestione dello skate park di Lido Tre Archi e che hanno contribuito a realizzare. "Il progetto era proprio il nostro – sottolinea Cimadamore – abbiamo dato indicazioni precise secondo la nostra esperienza". Cimadamore è originario di Civitanova Marche, è il più giovane del gruppo, 26 anni, la sua storia sugli skate comincia quando aveva 10 anni: "Ho partecipato a una manifestazione, così per caso, e non sono più sceso. Oggi facciamo corsi per chi vuole cominciare e oltre a Fermo gestiamo anche la struttura di Civitanova Marche". L’associazione sportiva dilettantistica si chiama ASD Strike skate events, al taglio del nastro ha già avuto consensi e grande apprezzamento: "Stiamo registrando un grande interesse – spiega Cimadamore – arrivano persone di tutte le età, figli giovani e padri quarantenni che insieme decidono di misurarsi sulla tavola. Noi diciamo sempre che non ci sono limiti per affrontare questo sport e di sicuro è così. Si può acquisire un senso del controllo, bisogna dominare le proprie passioni, essere lucidi e attenti e allora si riesce".

È proprio quello che serve a un quartiere difficile come Lido Tre Archi, convincere i giovani del posto a vivere esperienze che danno adrenalina ma senza correre rischi: "Abbiamo in programma tante manifestazioni, momenti di open day proprio per catturare l’attenzione anche del quartiere. Abbiamo avuto partecipazioni anche da fuori regione ma si sono avvicinati anche i giovani della zona e ne siamo felici". Ci saranno corsi di pomeriggio, occasioni per fare festa, manifestazioni sportive perché lo skate è una disciplina che prevede anche delle gare. "Bisogna avere autocontrollo, altrimenti ti fai male. È l’insegnamento che possiamo dare ai ragazzi del quartiere ai quali offriamo a noleggio tavole e protezione. Abbiamo anche il compito di prenderci cura della struttura, di sicuro non permetteremo che questo spazio pieno di possibilità possa essere rovinato o usato male", conclude Andrea. A seguire il progetto anche la consigliera Luciana Mariani che parla di segnali di positività, in un quartiere che cerca spazi di luce, grazie ad una struttura che vuole "diventare punto ricreativo e di incontro per i giovani, dove potranno allenarsi, divertirsi, incontrarsi, all’insegna dello sport a due passi dal mare, circondati dal verde".