Solgas e San Giorgio energie: fusione vicina

Non ha avuto grandi difficoltà il sindaco Paolo Calcinaro a far passare in Consiglio comunale la scelta di trasformare la Solgas in spa e cambiare lo statuto, prevendendo anche un valore di mercato per il 51 per cento della società ancora in mano pubblica.

La questione ha avuto anche l’appoggio dei consiglieri della Lega, Luciano Romanella ha sottolineato che è necessario votare per il bene della città e le scelte fatto sulla Solgas dovrebbero preparare un futuro più sereno, per l’azienda stessa e per gli utenti. Il sindaco ha spiegato che una piccola realtà come la nostra non può isolarsi e ha necessità di aprirsi al mondo.

Scelte che tra l’altro aprirebbero la strada ad una prossima fusione con la San Giorgio energie, come ha ribadito anche l’assessore alle società partecipate Alessandro Ciarrocchi che nel suo intervento in Consiglio comunale ha dettagliatamente illustrato quelle che sono le novità peculiari, ribadendo peraltro che non ci sono alternative valide a supportare la Solgas.

"Con il nuovo Statuto – ha detto Ciarrocchi –, i patti parasociali e la trasformazione in spa, la Solgas viene sicuramente tutelata e rafforzata, consentendole di operare in un campo, qual è quello energetico, in fortissima evoluzione. L’obiettivo è garantire un obbligo di acquisto in capo al privato della quota di maggioranza detenuta dal Comune di Fermo ad un prezzo di rilievo, corrispondente a quello già definito con la gara per la cessione della quota di minoranza, permettendo così al Comune di tutelarsi con la previsione di un congruo valore in caso di uscita dal patrimonio della società. Altro che privatizzazione del patrimonio pubblico: la Solgas viene tutelata e con essa messo in sicurezza il patrimonio della città. È noto, infatti, che per una piccola azienda come la Solgas Srl che opera nel settore energetico, sia complicato mantenersi in equilibrio tra le esigenze dei mercati di approvvigionamento del gas e dell’energia che danno poco credito alle piccole realtà autonome e la necessità di perseguire ulteriori politiche di aggregazione per la massimizzazione dei risultati. L’obiettivo molto chiaro è quello di crescere insieme al socio privato, operando con la garanzia di non rimanere in balia delle oscillazioni del mercato".

Una discussione che ha tenuto banco per grand parte della serata, all’ordine del giorno anche il nuovo regolamento per gli orti urbani e l’individuazione di nuove aree da affidare ai cittadini di buona volontà ma la questione è stata ritirata per approfondimenti.

Sono stati invece scelti i cinque membri della Commissione pari opportunità che saranno espressione del Consiglio comunale: la maggioranza ha scelto i nomi di Luca Moreschini, Romina Giommarini ed Elisa Bastarelli, per la minoranza ci saranno Sabrina Isidori e Alessandra Di Spilimbergo.

a. m.