Fermo, la forza di Sonia Iacchelli. Fiori tatuati sulle cicatrici della malattia

La testimonianza: "Ho coperto di fiori i seni finti, mi hanno rivestito facendomi sentire di nuovo bella e felice". Ecco chi è il tatuatore

Sonia Iacchelli, felice con i suoi nuovi fiori

Sonia Iacchelli, felice con i suoi nuovi fiori

Fermo, 24 marzo 2019 - C'è una bellezza più intensa e forte, qualcosa che va molto al di là dell’aspetto fisico e riguarda l’anima, una certa luce, il coraggio e il sorriso. La bellezza di Sonia Iacchelli è così, talmente luminosa da colorare tutto, nonostante la malattia, i capelli che sono caduti, i tanti ricoveri in ospedale, la battaglia dura che non è ancora finita. Aveva 32 anni Sonia, quando il cancro si è affacciato per la prima volta, aveva un grande amore e sei figli, quattro naturali e due scelti, e nessuna voglia di morire o di farsi abbattere.

Oggi sono passati quasi vent’anni e Sonia continua a non abbattersi e a non lasciare spazio alla malattia nella sua vita: «Ho sempre sorriso e scherzato, anche sul cancro, ho portato allegria anche al Murri, nel reparto di oncologia dove ho trovato tanti amici e ho pianto alcune perdite grandi. C’era però qualcosa che mi feriva, che colpiva la mia femminilità. Dopo la grande operazione al seno, mi hanno messo due protesi che sapevano di finto, non erano mie, non parlavano di me, mi facevano sentire a disagio. Ma anche qui, è arrivato un incontro che ha cambiato la prospettiva». L’incontro è con Davide Carlini, in arte MrDado, tatuatore di Ancona, che sulle cicatrici di Sonia ha fatto nascere dei fiori: «Abbiamo parlato e lui mi ha proposto di disegnarmi i seni, di mettere fiori che fossero simbolo di forza. Ho parlato con il mio medico, Luigi Acito, per chiedergli se ci fossero controindicazioni, Dado si è documentato per capire quale materiale usare e come muoversi. Il risultato è che oggi ho addosso un grande disegno che mi veste, che copre i miei seni finti e mi fa sentire di nuovo bella e felice, ottimista, anche se la mia battaglia non è finita».

Ci sono volute quasi 16 ore di lavoro per il tatuatore che racconta: «Il problema era nella pelle, più sottile del normale, bisognava lavorare con grande attenzione. La soddisfazione è stata il sorriso di Sonia che non vedeva più sul suo corpo i segni della malattia». Sonia è una donna di spettacolo, ha indossato parrucche fucsia e sorrisi grandi, ha avuto luci e emozioni, le lacrime erano nascoste e la paura divisa a metà con l’uomo che ha sposato e che le ha sempre tenuto la mano: «Quello che volevo dire con questo nuovo progetto è che si può essere belli sempre, nonostante la malattia, che si può osare, sorridere, scherzare sul cancro, che si può riportare il colore dove erano le ferite. Alla fine mi hanno scritto fotografi e donne da tutto il mondo, ho pubblicato le mie foto sui social e Andrea Rosati, un bravissimo artista, mi ha voluta per la sua mostra dedicata alle donne. Lo faccio per Paola e per Angelo che non ci sono più, per i miei figli, per l’amore della mia vita che è sempre con me».