Sorprese in Giunta: Marcattili rischia l’esclusione

"Onda Sangiorgese" rivendica spazio, il sindaco dovrà compiere delle scelte dolorose: in bilico l’ex assessore

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di Silvio Sebastiani

I neo consiglieri comunali hanno ricevuto giovedì scorso la conferma ufficiale della loro elezione. Ora il nuovo sindaco, Valerio Vesprini, avrà dieci giorni di tempo per convocare la prima seduta consiliare da tenersi entro i successivi dieci giorni. Intanto non poche sono le difficoltà che il primo cittadino sta incontrando nel predisporre la squadra di governo, dovendo effettuare delle scelte con eventuali esclusioni che potrebbero compromettere il buon avvio dell’Amministrazione. I nomi dei probabili assessori sono: Lauro Salvatelli di FDI, Fabio Senzacqua della Lega; Carlotta Lanciotti e Giampiero Marcattili della lista civica "Si può" e Alessandra Petracci di FI. Alla presidenza del Consiglio Renzo Petrozzi di "Si può". Sono nomi concordati dai partiti della coalizione di destra vincitrice delle comunali. Ma non sta andando tutto liscio: la lista civica "Onda Sangiorgese", collegata a Vesprini, forte del buon risultato conseguito il 12 giugno, rivendica l’assegnazione di un incarico: o un assessorato per Maria Teresa Scriboni o la presidenza del Consiglio per Fabio Bragagnolo. A questo punto Vesprini è costretto ad eseguire delle scelte anche dolorose. Non è escluso, infatti, che possa chiedere di fare un passo indietro a Giampiero Marcattili, che è uno dei suoi più stretti collaboratori, componente del primo nucleo di 5 persone da cui è scaturito il movimento che ha portato al trionfo elettorale lo stesso Vesprini. Ci vuole del coraggio chiedergli di farsi da parte ricordando anche che nella passata legislatura fu prima nominato assessore dall’allora primo cittadino, Nicola Loira, e poi costretto a dimettersi perché il sindaco nella composizione dell’esecutivo potesse rispettare le quote rosa. Si ripensò a lui quando si dovette sostituire l’assessore dimissionario Massimo Silvestrini. Ma Loira gli preferì Andrea Di Virgilio. Decisione contestatissima dall’allora assessore Vesprini il quale la inserì tra i motivi della sua presa di distanza dal centrosinistra.

Pertanto, considerando anche questi trascorsi, ci vuole molto coraggio chiedere a Marcattili di farsi da parte. Ma è una delle ipotesi più accreditate. Le alternative potrebbero essere l’esclusione dall’esecutivo della Petracci o dalla presidenza del Consiglio di Petrozzi. Ma sono scelte, l’una o l’altra che sia, destinate a creare all’Amministrazione traumi difficilmente sanabili.