Spazio ai giochi medievali Domani tocca al ’Tiro per l’Astore’

Arcieri delle 10 contrade fermane si sfideranno domani alle 21.30 nel 'Tiro per l'Astore' sul sagrato della cattedrale. Con archi di foggia storica e frecce con asta di legno, colpiranno cinque bersagli a 15 metri di distanza. Vince chi colpisce il nome "Fermo" su una griglia da 25 quadranti.

Spazio ai giochi medievali  Domani tocca al ’Tiro per l’Astore’

Spazio ai giochi medievali Domani tocca al ’Tiro per l’Astore’

Tra i quattro giochi medioevali durante i quali si sfidano le dieci contrade fermane della Cavalcata nei giorni che precedono la corsa dei cavalli, oltra alle gare tra musici e alfieri, anche il ‘Tiro per l’Astore’, domani alle 21,30, sul sagrato della cattedrale. Molti imperi sono sorti e caduti utilizzando l’arco come arma: nel Medioevo veniva usato in guerra, per la caccia e durante i tornei per provare l’abilità degli arcieri. "Secondo il rigido regolamento della prova, le dieci coppie di arcieri delle contrade divise in due gironi, saranno impegnati a colpire cinque bersagli posizionandosi a 15 metri di distanza – spiega il vicepresidente della Cavalcata, Andrea Monteriù :– è previsto l’utilizzo di archi di foggia storica con obbligo di usare frecce con asta di legno, le cui alette possono riportare i colori di contrada. Differenti punteggi per le cinque prove: Piatti, Filotto, Pendolo, Scudo e una griglia da 25 quadranti con le lettere di ‘Fermo’ da colpire per ricostruirne il nome".

L’albo d’oro vede appaiate al primo posto la contrada Castello detentrice del titolo 2022, San Martino e San Bartolomeo con 5 titoli. Scopriamo i nomi delle coppie di arcieri di alcune delle contrade che parteciperanno: per Capodarco, Simone Cicconi e Gimmy Pagliarini si sono allenati presso la palestra di via Leti; Alieto Giammarini e Daniele Astorri di Castello alla palestra dell’associazione Sagitter- Marca Fermana; Renato e Alessandro Montagnoli di San Martino hanno scelto la palestra dell’ex scuola Betti; Giovanni Properzi e Donatella Laperchia di Pila, il Foro del Mascherone mentre il centro sociale è stato il quartier generale degli arcieri di Molini Girola, Anthony Rocchi e Basilio Cruciani.