
Carlo Iommi, presidente di Cna Turismo e Commercio
PORTO SAN GIORGIO
Il turismo balneare del Fermano è a un bivio. A denunciarlo con forza è Carlo Iommi, presidente di Cna Turismo e Commercio Fermo, che mette in luce le difficoltà sempre più evidenti di un comparto strategico per l’economia locale, ma frenato da incertezze normative e da costi crescenti. "Il comparto è fermo al palo – afferma – a causa della direttiva Bolkestein, che dal 2016 ha bloccato gli investimenti e limitato la competitività delle imprese". Un freno che pesa, e non poco, sugli operatori del settore, già alle prese con uno scenario economico complesso. "I costi per le aziende continuano ad aumentare – prosegue Iommi – mentre le tariffe per i servizi offerti dagli stabilimenti sono rimaste pressoché invariate nel tempo. Questo crea uno squilibrio che compromette la sostenibilità delle attività". Tra le voci di spesa più significative figura il servizio di salvataggio, obbligatorio per garantire la sicurezza dei bagnanti durante l’intera stagione balneare, che quest’anno si estende da 88 a 114 giorni, come previsto dalla recente ordinanza regionale. "Un’opportunità importante – riconosce Iommi – ma che implica costi aggiuntivi, in particolare per chi sceglie di tenere aperta la propria struttura durante tutto l’arco della stagione".
La Regione Marche ha cercato di andare incontro alle esigenze degli operatori, introducendo due periodi di cosiddetta "bassa stagione", dal 17 maggio al 6 giugno e dall’8 al 21 settembre. In queste finestre temporali, le attività accessorie come bar e ristoranti possono rimanere aperte anche in assenza del servizio di salvataggio. Un passo avanti, ma non sufficiente a risolvere le criticità strutturali del settore. Nel mirino di Cna anche i lavori sul lungomare sud di Porto San Giorgio. "Auspichiamo – dichiara Iommi – un rapido completamento dell’intervento, per restituire piena operatività agli operatori e valorizzare anche i mesi di spalla, come aprile e maggio, che diventano sempre più centrali nella pianificazione turistica".A conclusione del suo intervento, Iommi lancia un appello alle istituzioni: "Il comparto ha bisogno di certezze normative e scenari stabili. Serve una gestione chiara della Bolkestein e una programmazione locale che tenga conto delle esigenze di una città che vuole restare attrattiva.
Silvio Sebastiani