"Stagione a doppia velocità Bene all’inizio, meno dopo"

Maria Teresa Scriboni, referente di Confcommercio Marche: "In città c’era voglia di fare, ma sono arrivati guerra e rincari e il sistema si è inceppato"

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"Per quello che ho potuto vedere io quella appena trascorsa è stata una stagione a doppia velocità". Pur non possedendo dati ufficiali né risultati di indagini particolari la referente di zona di Confcommercio Marche centrali, Maria Teresa Scriboni non si sottrae dall’esprimere le proprie valutazioni su un campo, di sua stretta competenza, quale quello del turismo. Lo fa sulla base di ciò che ha verificato di persona, delle sue percezioni e delle dinamiche caratterizzanti il settore: "E’ stata una stagione a doppia velocità – spiega – perché è partita bene con una grande voglia di ripresa dopo il periodo buio del covid. C’era voglia di fare e Porto San Giorgio si classifica sempre al top per la ricettività turistica dei balneari, i quali hanno fatto una grandissima accoglienza". Poi cos’è successo? “Sono cominciate ad arrivare le bollette, la crisi di governo, le elezioni, i rincari, la paura dell’inverno per cui il sistema si è un po’ inceppato”. Secondo lei questi i motivi per i quali la coda di fine estate risulta inferiore alle attese? "Inevitabilmente sì perché c’è preoccupazione". A proposito delle tante manifestazioni organizzate ai fini dell’accoglienza turistica, la Scriboni argomenta: "Sono sempre importanti perché servono a far vivere bene sia chi risiede in città che chi vi si trova per un soggiorno. Inevitabilmente sono una risorsa per la partita iva che ha deciso di lavorare a Porto San Giorgio. La novità di quest’anno è rappresentata dall’entrata in funzione della ciclabile sul lungomare come le risulta sia stato l’impatto? "C’è stata all’inizio una ribellione per la nuova viabilità, per il nuovo modo di parcheggiare, ma poi ci si è assuefatti. La pista ciclabile è una risorsa in più per la città. Qualche difficoltà c’è stata in merito ai posti auto ma poi a sud è stato aperto il grande parcheggio al porto e a nord quello presso il grattacielo. Alla fine i disagi se ci sono stati si sono riequilibrati". A chi frutta di più commercialmente la presenza dei turisti? “Certamente alle nostre eccellenze gastronomiche, ai ristoranti, ai bar e alle gelaterie".

Secondo la referente Confcommercio, inoltre, Porto San Giorgio ha un tipo di turismo consolidato: "I vicini di ombrellone sono quelli che avevamo vent’anni fa e negli alberghi sono gli stessi da 10-15anni a questa parte. Ovviamente – conclude – non ci si può accontentare: Porto San Giorgio deve fare quello scatto in più come città che sa accogliere con un nuovo pubblico che non è quello affezionato ai nostri alberghi ma un nuovo bacino di utenza. Bisogna lavorare su questo: proiettarsi nel futuro con una politica di promozione e di accoglienza da inventarsi".

Silvio Sebastiani