Stalking a Porto San Giorgio, lei lo denuncia. Lui insiste

Il 56enne la seguiva, si appostava sotto casa e al lavoro

Denunciato per stalking (Foto d'archivio)

Denunciato per stalking (Foto d'archivio)

Porto San Giorgio (Fermo), 3 aprile 2020 - Non ne poteva davvero più di vedere quell’uomo, ogni giorno, sotto la sua abitazione o nei pressi dell’attività commerciale presso la quale lavora. Non ce la faceva più a sopportare ancora quell’individuo che la seguiva, a distanza, in auto nei suoi tragitti da casa al lavoro e nei suoi spostamenti. Si sentiva in difficoltà nel vederlo entrare nel negozio e restare qualche minuto con scuse futili, per poi uscirne stazionando per ore nei pressi ma ben in vista, senza fare nulla. Era ormai terrorizzata dalle continue telefonate di quella persona, che arrivavano in negozio e sul suo cellulare, certa di non avergli dato il suo numero.

Era stata costretta a farsi accompagnare al lavoro dal figlio più grande, cambiando spesso strada ma controllando se fossero seguiti da quell’auto che ormai temeva di vedere in ogni momento, perdendo la sua tranquillità ed il sonno. Alla fine, esasperata, ha chiesto aiuto alla polizia, che, dopo aver disposto tramite l’autorità giudiziaria una misura cautelare con divieto d’avvicinamento, ha denunciato l’uomo per stalking. Nei guai è finito un 56enne di Porto San Giorgio.    

La vittima inizialmente, sperando che lo stalker capisse che doveva smetterla, non aveva presentato querela. Anzi aveva tentato di parlargli, ma l’uomo le aveva risposto in malo modo. Anche il marito ed il figlio avevano tentato di dissuaderlo ma erano stati addirittura offesi.

Giunta alla convinzione che niente e nessuno potessero farlo desistere, la donna ha presentato la denuncia alla Procura della Repubblica, che, avvalendosi della squadra mobile della questura, ha acquisito ogni utile elemento investigativo per incastrare quell’uomo, con filmati ripresi dalla donna e dai suoi familiari e con le testimonianze di persone che avevano assistito alle molteplici vessazioni.

Il 56enne era stato subito sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. La misura era stata notificata alcuni giorni fa, ma, nonostante tutto, l’uomo, questa mattina, è stato sorpreso dalla polizia nei pressi dell’attività commerciale della sua vittima.

Gli agenti in servizio per il controllo del rispetto delle disposizioni per il contenimento epidemiologico, a conoscenza del provvedimento cautelare al quale l’individuo è sottoposto, hanno notato la sua presenza a poche decine di metri da uno dei luoghi ai quali non poteva avvicinarsi e, dopo aver fermato l’auto sulla quale viaggiava, hanno proceduto alla perquisizione, al termine della quale hanno sequestrato un punteruolo, un bastone in legno di lunghezza superiore ad un metro e due paia di forbici, oltre a documenti ricollegabili con le attività persecutorie in precedenza attuate.

L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per l’inosservanza del provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento e per il porto di oggetti atti ad offendere.