Stalking, da Fermo a Imola per perseguitare la ex. Arrestato

Il giovane è finito in carcere. Nonostante i divieti imposti dal giudice continuava a terrorizzare la 24enne che lo aveva lasciato

A luglio la vittima si è barricata in casa perché lui aveva sfondato una tapparella della

A luglio la vittima si è barricata in casa perché lui aveva sfondato una tapparella della

Fermo, 18 gennaio 2020 - Non riusciva a farsene una ragione. Proprio non poteva sopportare di essere stato lasciato dalla sua ragazza, anche se dopo una relazione molto breve, e per tale motivo ha iniziato a perseguitarla. Per il molestatore, però, stavolta si sono aperte le porte del carcere. Sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola a salvare da un incubo ad occhi aperti una ragazza di 24 anni, italiana, dipendente di un negozio del centro. Il suo aguzzino, un ventiseienne marocchino che vive a Fermo, è stato arrestato per "atti persecutori e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa". Tutto è iniziato lo scorso mese di luglio quando, dopo un breve periodo di frequentazione, la ragazza ha deciso di troncare la relazione. Una decisione inaspettata per il compagno, che ha cominciato a comportarsi secondo il solito cliché che identifica gli stalker: prima le moine, le preghiere, i messaggi d’amore e poi l’odio viscerale.

La rabbia legata al rifiuto, quasi fosse lesa maestà. Come può una donna permettersi di respingere un uomo? Come può permettersi di respingere proprio me? Sono queste le tipiche domande che frullano nella mente dello stalker. Il rancore, dunque, ha spinto l’uomo a tentare di far tornare sui suoi passi la ragazza, tanto da seguirla per poi cercare di entrare in casa sua. È stato arrestato quand’era ancora sul balcone, il 28 luglio scorso, dopo aver sfondato una tapparella per violare il domicilio della malcapitata, che si era barricata in casa in preda alla disperazione e che, in quei momenti, ha vissuto un vero e proprio incubo come nei peggiori thriller. Tutto ciò, però, non è bastato per far finire in galera l’uomo. Il Tribunale di Ancona ha optato, a suo tempo, per una misura cautelare che avrebbe dovuto impedire al marocchino di avvicinarsi alla sua vittima.

Un pezzo di carta che non ha fermato gli intenti dello stalker, il quale mercoledì scorso, nel pomeriggio, è partito proprio da Fermo, suo luogo di residenza, e si è piazzato davanti al luogo di lavoro della donna. Alla vista del suo aguzzino, la ventiquattrenne ha cominciato a tremare ma è riuscita a chiamare aiuto digitando il 112. Il tempestivo arrivo dei militari ha impedito che la situazione degenerasse. Per l’uomo sono scattate le manette. Si trova adesso rinchiuso nella casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna in attesa di giudizio.