"Stipendi aumentati, inopportuno"

Montegranaro, la minoranza critica la decisione di Ubaldi e degli assessori: tutto legittimo, ma si poteva evitare

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I consiglieri di ’Avanti Montegranaro’

Niente di anomalo nel fatto che gli amministratori locali si ritocchino gli stipendi in aumento: glielo consente lo Stato, nella misura del 30% in più, dal 2024: "Una scelta dettata dalla sempre crescente responsabilità in capo a sindaci e amministratori. A discrezione degli enti, tuttavia, questo aumento sostanziale delle indennità di funzione può entrare in vigore sin da subito", è il preambolo del gruppo di minoranza, Avanti Montegranaro. "Ovviamente – la chiosa – l’amministrazione comunale di Montegranaro non ha perso tempo e ha provveduto ad aumentare in maniera significativa le indennità di sindaco, vicesindaco e assessori".

Già che ci sono, i consiglieri di minoranza specificano anche gli importi destinati al sindaco Endrio Ubaldi e alla sua giunta dal 1 marzo: "Il sindaco arriva a percepire 4.140 euro, gli assessori fino a 1.863 euro". Una decisione legittimata dalla legge che, tuttavia, Avanti Montegranaro vede come inopportuna e poco tempestiva: "I rappresentanti di Comuni più diligenti e responsabili hanno scelto di rinunciarvi, costituendo fondi appositi per far fronte alle difficoltà economiche dei cittadini e dell’ente. Vedi l’esempio di Caldarola".

Nessuna intenzione di fare i conti in tasca agli amministratori ma "è giusto che i cittadini sappiano delle scelte fatte da chi li amministra, confrontandole con chi è più parsimonioso. È nostro compito spronare l’amministrazione a una scelta che comporti un vantaggio per la collettività". Per Avanti Montegranaro, "con l’aumento vertiginoso delle utenze, una crisi economica derivante dalla pandemia e dalla guerra, che colpisce il nostro territorio, sarebbe stato lodevole se l’amministrazione Ubaldi avesse fatto una scelta di responsabilità, rinunciando all’aumento delle indennità per mettere quelle somme a disposizione della città".

Marisa Colibazzi