Stordito e rapinato: a giudizio

Con la scusa di chiedergli qualche soldo l’avevano avvicinato, quindi l’avevano colpito al volto con un oggetto, l’avevano stordito e rapinato. Uno dei due malviventi, un magrebino di 37 anni residente a Fermo, è stato rinviato a giudizio e finirà alla sbarra per rispondere del reato di rapina aggravata. Il nordafricano era stato identificato dopo un mese di serrate indagini dai carabinieri di Porto Sant’Elpidio quale responsabile della colpo messo a segno la sera del 22 maggio 2022, quando, insieme ad un complice, avevano sottratto con violenza ad un giovane il monopattino, il cellulare e 300 euro. Il ragazzo del posto stava percorrendo le vie del centro di Porto Sant’Elpidio alla guida del suo monopattino quando era stato avvicinato da due sconosciuti che gli avevano chiesto la somma di 20 euro. Il giovane si era rifiutato ed era stato raggiunto da un colpo al volto con un oggetto contundente, che lo aveva fatto cadere a terra tramortito. Poco dopo il ragazzo si era ripreso e, solo in quel frangente, si era accorto che i due aggressori gli avevano sottratto il monopattino, il cellulare a la somma in contante di 300 euro. Dopo due giorni e dopo essersi rimesso in sesto, si era presentato in caserma per denunciare l’accaduto. Da lì le indagini: gli investigatori dell’Arma si erano subito messi all’opera, ricercando eventuali testimoni e acquisendo i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona. E proprio dalla visione delle immagini di una telecamera, e grazie anche alla capillare conoscenza del sottobosco microcriminale che gravita nel territorio, i carabinieri erano riusciti a risalire a uno dei responsabili, ovvero l’uomo di 37 anni di origini magrebine che finirà sotto processo.