MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Strade, verde e decoro urbano. I candidati sulle manutenzioni

Si parla tanto di opere pubbliche importanti e progetti destinati a cambiare il volto di zone strategiche Ma i cittadini fanno spesso riferimento e chiedono soluzioni ai piccoli grandi problemi del quotidiano.

Orsili, Romanelli, Calcinari e Piermartiri

Orsili, Romanelli, Calcinari e Piermartiri

I candidati sindaco si sono concentrati, in campagna elettorale, su opere pubbliche importanti, su progetti dispendiosi destinati a cambiare il volto di zone strategiche secondo la visione del singolo competitor. Ma i cittadini li hanno spesso riportati ai piccoli grandi problemi del quotidiano, ai necessari sfalci, ai rattoppi di strade groviera, al decoro e alla pulizia chiedendo più attenzione all’ordinaria amministrazione. Gionata Calcinari: "Le manutenzioni sono un problema annoso, non di oggi. Basta fare un giro per le strade cittadine per vedere in che condizioni sono. Su alcune non si fanno manutenzioni da 30 anni. Per le manutenzioni, nel 2024 questo Comune ha tagliato 100mila euro; nel 2025 ne ha previsti 23mila: non ci compriamo neanche i sacchetti dell’asfalto a freddo. Forse abbiamo sprecato soldi. Non li abbiamo destinati alle priorità. Servono personale, mezzi, soldi. La prima cosa che faremo, rimettendo il bilancio nella giusta carreggiata, sarà destinare risorse adeguate per centinaia di migliaia di euro alle manutenzioni del verde e delle strade per ridare un minimo di dignità a questa città". Mirco Romanelli: "Dopo i servizi sociali, le manutenzioni sono le priorità, sia per le strade che per le aree verdi. Naturalmente bisogna metterci le risorse. Per questo bisogna anche andare a vedere i bilanci di previsione, quante risorse sono state previste e utilizzarle, programmandole. Bisogna ritornare alle gestioni di alcune aree verdi con le associazioni: il contributo che gli viene dato non è comparabile a quello dato a un privato e chi vive il quartiere ci tiene che sia curato. Altre aree pubbliche vanno gestite dal Comune e occorre investirci. Bisogna tornare ad avere operai interni per tempestive manutenzioni ordinarie". Rossano Orsili: "C’erano contratti con le associazioni di quartiere per il taglio dell’erba, sono scaduti durante il commissariamento, vanno ripristinati perché si ottimizzano le risorse, per le associazioni è un modo per sostenersi e prendersi cura delle zone in cui vivono. Poi c’è il verde su un territorio grandissimo: c’è bisogno di personale, risorse e organizzazione e programmazione. Ho proposto un punto di collegamento con il cittadino, un front office con ragazzi del servizio civile che ricevono le segnalazioni e le smistano agli uffici competenti". Enrico Piermartiri: "Il decoro urbano è il minimo sindacale che si chiede. Può essere utile ricorrere a un front office per lamentele e segnalazioni, senza chiamare l’assessore di turno. Per le spese delle manutenzioni bisogna decidere secondo le disponibilità, programmando gli interventi, a rotazione nel territorio. Non abbiamo più operai, né macchinari. L’ultimo acquisto risale al 2004. In 20 anni non hanno investito in nulla, non è stato rimodernato nulla. Vanno assunti operai e vedere se con la spesa corrente si possono pagare i loro stipendi. Ci sarà anche bisogno di macchinari, attrezzature. E’ tutto fattibile, ma con realtà".

Marisa Colibazzi