Studenti e lavoratori in piazza: "Basta precariato e salari bassi"

Proteste ma anche proposte in Piazzale Azzolino, domattina a partire dalle 9,30 per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Nelle Marche aumentano rapporti di lavoro a termine, situazione disperata per i trentenni .

Studenti e lavoratori in piazza: "Basta precariato e salari bassi"
Studenti e lavoratori in piazza: "Basta precariato e salari bassi"

Ci sarà musica e ci saranno parole, proteste e proposte a Piazzale Azzolino, domattina a partire dalle 9,30 per lo sciopero generale dei lavoratori e delle lavoratrici indetto da Cgil e Uil per tutta la giornata. Un momento di protesta forte che Alessandro De Grazia, segretario Cgil, spiega così: "Vogliamo coinvolgere i giovani, gli studenti, gli universitari, insieme con i lavoratori, perché quello che si sta consumando sotto i nostri occhi è il futuro di tutti loro. La Finanziaria che il Governo si appresta ad approvare non prende in considerazione nessuna delle partite aperte, non tiene conto dei salari bassi, delle esigenze di giovani, della precarietà di contratti che non portano da nessuna parte". I sindacati spiegano che anche nelle Marche si assiste ad un aumento di rapporti di lavoro a termine, di condizioni precarie soprattutto per le donne che soffrono anche di disparità salariale, di ragazzi che fino a 35 anni sono disoccupati o sotto occupati e poi avranno pensioni da fame: "Hanno criticato la riforma Fornero per le pensioni e poi sono riusciti a fare peggio, non c’è più un fisco equo e progressivo, non ci sono risorse per i dipendenti pubblici, mentre la sanità e la scuola sono in crisi. La mobilitazione non finirà qui, sottolinea ancora De Grazia, perché questo Governo ha chiuso qualsiasi confronto con noi e dunque con la rappresentanza dei lavoratori".

Per Alberto Tarquini della Uil spiace che il fronte sindacale si sia spaccato, con la Cisl che non partecipa allo sciopero generale: "Noi vediamo la sofferenza delle persone, ci pongono problemi seri, almeno la metà della popolazione italiana sta peggio rispetto all’anno scorso, la povertà è alle porte, nessuno se ne cura e la riforma che viene proposta oggi non va bene. Non facciamo la guerra a nessuno ma nemmeno faremo sconti". De Grazia sottolinea la speranza che alla manifestazione di venerdì, cui parteciperà anche Maria Grazia Gabrielli della segreteria nazionale della Cgil, possano passare anche i sindaci del territorio: "Anche loro sono in difficoltà, non hanno risposte sulla disoccupazione, sui ritardi della sanità, sulle pensioni, sulla casa. Ci spero poco ma dovrebbero essere al nostro fianco in questa che è una rivendicazione di tutti". Per Barbara Micheleic proprio le donne finiscono per essere sempre penalizzate dalle scelte del Governo, costrette alle dimissioni per l’impossibilità di conciliare la la famiglia con il lavoro.

Conclude Luca Silenzi: "Anche al Fondo monetario internazionale ci si è detti allarmati dalla manovra, è chiaro che il momento è preoccupante. Non ci piacciono i piagnistei di Confindustria che tante risorse ha ricevuto per non restituire niente ai lavoratori. È evidente la necessità di rilanciare la domanda interna e provare a ridistribuire una ricchezza che è oggi nelle mani di pochissimi".

Angelica Malvatani