Tamponi al Palasavelli: il flop è clamoroso

Caos dalla Statale alla Valdete fino al lungomare per il gran volume di auto, l’Area Vasta cerca soluzioni alternative ma oggi si ripete

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AAA sede per centro tamponi cercasi. Non lo vuole nessuno il punto tamponi, troppe le auto in code, troppi i disagi. Ecco allora che l’esperimento partito ieri di trasferire da via Leti di Fermo al palazzetto di Porto San Giorgio il drive test ha provocato ieri una mattinata di ordinaria follia. Nel giro di pochissimo si sono congestionate praticamente tutte le strade di Salvano, dall’autostrada in avanti e verso la Valdete, passando per la Statale e pure il lungomare. Imbufaliti gli automobilisti, molti nemmeno al corrente del nuovo servizio al debutto, per fare un paio di chilometri c’è chi ci ha messo più di un’ora. Disperati i pendolari che cercavano di andare al lavoro, fino alle 11 la zona è rimasta praticamente paralizzata. Subito sono arrivati anche i vertici dell’Area vasta, il direttore Roberto Grinta e il responsabile del servizio prevenzione Giuseppe Ciarrocchi sono scesi a verificare la situazione e hanno già detto che cercheranno soluzioni alternative: "C’è stato qualche ritardo nell’avvio dei lavori ieri mattina ma poi la congestione non è certo dipesa dai sanitari, ogni tampone richiede il tempo di 14 secondi e ne sono stati fatti 370, ha sottolineato Grinta, sono situazioni molto delicate e non è semplice trovare la soluzione nell’immediato. Vedremo di studiare tutti insieme una soluzione più adeguata, la soluzione del palazzetto è del tutto temporanea. Le criticità verificatesi oggi sono riconducibili alla viabilità, che non rientra tra le competenze Asur. Va infatti riscontrato che, dopo l’intervento di polizia locale, protezione civile e carabinieri, la situazione è tornata decisamente più fluida. Nella giornata di oggi previsti 250 tamponi. Confidiamo, qualora l’organizzazione della viabilità da parte del Comune sia garantita, che non si ripetano i disagi". A richiede il trasloco da via Leti, sede originaria del centro tamponi, è stato il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro che si era fatto interprete del disagio di fermani e residenti. A Porto San Giorgio l’idea non è mai piaciuta, come ha sottolineato con decisione il sindaco Nicola Loira che respinge le accuse al mittente e oggi chiede l’immediato stop dei lavori a Salvano: "Per risolvere un problema se n’è creato uno quattro volte più grande e noi lo avevamo largamente previsto. Non abbiamo voluto sottrarci alle responsabilità territoriali ma conscendo la città e il territorio stesso avevamo detto che l’area del palazzetto non poteva essere un centro tamponi. Avevamo fatto un sopralluogo e avevamo detto all’inizio che si poteva fare, poi abbiamo saputo quanti tamponi si dovevano fare ogni giorno. Ho chiesto una riunione sul posto coi tecnici dell’azienda sanitaria e i nostri vigili ed era emerso che non si poteva fare. Lo abbiamo comunicato anche alla Prefettura, la Valdete e la Statale sono già congestionate e piene di auto, senza alternative possibili, era evidente che si arrivasse ad una congestione. Purtroppo la comunicazione Asur era già partita e ieri mattina si è verificato anche più di quello che avevamo previsto, oggi pretendiamo che si trovi una sede più adeguata, al più presto, che si liberino la strada Statale e la Valdete. Avevamo già detto che non abbiamo personale della polizia municipale da dedicare solo a quella zona e nemmeno i volontari della protezione civile".

Angelica Malvatani