Terremoto Marche, nella casa delle scosse due anni dopo

Palazzina inagibile: residenti autorizzati a rientrare per prendere i loro beni

Controlli sul posto (Zeppilli)

Controlli sul posto (Zeppilli)

Fermo, 20 febbraio 2019 - «Siamo venuti a prendere quello che, nella fretta di scappare via dal terremoto, avevamo lasciato in casa. Mobili e suppellettili che, tra l’altro, ci serviranno per arredare la casa popolare che ci è stata appena assegnata»: era affaccendato con lo sgombero della sua casa, ieri, uno dei residenti che, insieme ai suoi familiari, aveva potuto rimettere piede nell’appartamento della palazzina di via Rossini in cui viveva prima del terremoto di due anni e mezzo fa.

A distanza di tanto tempo, infatti, è stata concessa ai residenti la possibilità di tornare a prendere tutto ciò che era parte integrante della loro vita prima del terremoto. In questi giorni, le nove famiglie che abitavano in quell’immobile di tre piani e che erano state sgomberate quando, a causa delle scosse di terremoto, era stata gravemente lesionata e si era creata una vistosa crepa sul muro, possono rientrare nei loro appartamenti giusto il tempo di portare via i loro beni. Possono farlo grazie alla presenza dei volontari dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco di Fermo, incaricati di ‘vegliare’ sulle operazioni di sgombero e sulla incolumità dei residenti. Così, ieri, tre famiglie hanno lavorato per smontare armadi, cucine, hanno staccato i lampadari, radunato quegli effetti personali che sono i ricordi di una vita ed hanno portato via tutto.

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«Possiamo sgomberare perché devono iniziare i lavori di sistemazione della palazzina. A noi fa comodo poter riprendere la nostra roba, con cui possiamo arredare l’alloggio che ci hanno assegnato» spiega il residente. Mentre altri avevano trovato accoglienza nelle strutture ricettive lungo la costa, alcune famiglie, una volta lasciato l’appartamento di via Rossini, avevano trovato una sistemazione autonoma, appartamenti ammobiliati, percependo il Cas. Di recente, è stata proposta loro una casa popolare, ma l’obiettivo è quello di tornare nella ‘loro’ casa: «Ci hanno assicurato che potremo ritornare» afferma l’uomo, con slancio, prima di tornare a riempire scatoloni.