Terremoto nelle Marche, "Quella notte al camping arrivarono in 400 terrorizzati"

Il racconto di Gallo Ciaffoni

PROGETTI Gallo Ciaffoni

PROGETTI Gallo Ciaffoni

Montefortino (Fermo), 24 agosto 2018 - «Il turismo si sta riprendendo, ma gli effetti della ricostruzione tardano a farsi vedere». Questo è il pensiero di Gallo Ciaffoni, titolare dell’agriturismo ‘Antico Mulino’ e del Camping ‘Sibilla’, che due anni fa ospitò per circa un mese gli sfollati di Montefortino, dopo la prima scossa del 24 agosto 2016 che diede il via al tremendo sciame sismico che ha riguardato tutto il centro Italia.

Cosa si ricorda della notte del 24 agosto del 2016?

«Sono momenti che non si possono dimenticare – racconta Ciaffoni –. Alle 3,40, ci fu la prima tremenda scossa. Gli ospiti dell’agriturismo si precipitarono nel giardino della struttura: erano tutti semi vestiti. Contestualmente fui avvisato che molti residenti del paese impauriti dall’accaduto, si stavano recando al camping per trascorrere la notte».

Che situazione si è creata nel campeggio?

«Alle 4 erano circa 400 le persone che si ritrovarono nel camping e che decisero di trascorrere la notte dormendo in auto. Nei giorni successivi furono attrezzate delle tende per accogliere le famiglie. E in molti sono rimasti al camping fino alla fine di settembre. Poi fu deciso, visto l’avvicinarsi dell’inverno di trasferire gli sfollat,i in un luogo più idoneo chiuso e riscaldato. Sono stati momenti molto difficili».

Cosa è cambiato sotto il profilo turistico in questi due anni?

«La stagione del 2016 era stata fino al 24 agosto straordinaria in termini di presenze e giorni di permanenza, poi abbiamo registrato un brusco arresto».

L’anno dopo?

«Nel 2017 le cose sono migliorate anche se dobbiamo fare alcune considerazioni. I clienti del mio agriturismo sono clienti abituali, conoscono la struttura, sanno che è sicura e sono voluti tornare. Alcuni però hanno chiesto camere al piano terra. Per il camping, invece, non ci sono state grandi variazioni. Quest’anno siamo tornati ai livelli di due anni fa, c’è stato un ritorno di turisti, ma il fatto che molte strutture siano al completo potrebbe essere anche conseguenza delfatto che altre strutture danneggiate dal sisma non hanno riaperto e, quindi, i turisti si sono spostati sulle attività ancora attive».

Come vede oggi Montefortino e la sua popolazione?

«Le operazioni di messa in sicurezza delle strutture sono terminate da tempo. La ricostruzione delle abitazioni, invece, è ancora piuttosto lenta. Si contano sulle dita di una mano le famiglie che sono rientrate a Montefortino, molte sono ancora alloggiate in altri comuni anche della costa».