Tod’s, fatturato in crescita "Meglio del pre Covid"

Segnali positivi dalla trimestrale del gruppo di Della Valle. Anche se a marzo il rallentamento del settore del lusso in Cina si è fatto sentire

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di Marisa Colibazzi

I segnali che aveva percepito Diego Della Valle prevedendo un beneaugurante inizio 2022 si sono concretizzati e sarebbero stati pure più significativi se non ci si fossero messi di mezzo due fattori imprevedibili: la guerra e la recrudescenza del virus in Cina, mercato che sul finire del 2021 rappresentava il 45%. C’è una profusione di segni ‘+’ davanti i risultati del primo trimestre 2022 del Gruppo Tod’s, approvati ieri dal Cda. Il dato macroscopico è quello del fatturato consolidato che ammonta a 219,6 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto al primo trimestre 2021. Ma la crescita è stata solida per i ricavi dai retail in tutti i marchi, per le categorie di prodotto e aree geografiche. Tuttavia, il presidente del Gruppo Tod’s guardando i dati pre–Covid, specifica che il Gruppo ha sì registrato una solida crescita a doppia cifra rispetto al 2021 ma che "i ricavi sono tornati a valori superiori a quelli pre- pandemia". L’andamento dei primi due mesi del 2022 è stato "molto buono per tutti i nostri marchi, in tutto il mondo, segno del grande apprezzamento dei clienti per la creatività e la qualità delle nostre collezioni". A marzo, anche la Tod’s ha risentito del rallentamento del settore del lusso in Cina, per nuove e rigide restrizioni imposte dal governo per fronteggiare i nuovi casi di Covid: "Siamo in attesa della riapertura dei negozi del Gruppo (circa il 30% sono ancora chiusi) per tornare a crescere anche su questo mercato". Della Valle ha di che ritenersi soddisfatto con i buoni ricavi dei negozi (erano 300, ora sono 318) "che sono stati superiori a doppia cifra rispetto al primo trimestre 2019 (pre Covid) grazie agli investimenti fatti nella rete distributiva e a una politica di comunicazione, di marketing e gestione delle relazioni con i clienti".

Tra i marchi brilla Tod’s che cresce in doppia cifra (+ 36%), ma bene anche Fay (+20%) e Hogan (+16%) presenti nei mercati italiano ed europeo. Bene anche Roger Vivier pur con un modesto +4%, attribuibile ai riflessi del mercato cinese. Eccellente, infine, il business nella regione Asia e Resto del Mondo (trainato da Giappone e Corea) con ricavi che hanno ampiamente superato i valori del 2021 e del 2019. Restando sui mercati esteri, infine, il Gruppo Tod’s si prepara a sbarcare in India, avendo firmato di recente un accordo di franchising pluriennale con il Gruppo Reliance per la vendita al dettaglio del marchio Tod’s in quel mercato.