Fermo, trans tentò di rapinare il cliente. A processo

Gli puntò il coltello alla gola: transessuale rinviato a giudizio

Prostituzione

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Fermo, 10 novembre 2018 - Prima l’aveva adescato, poi una volta salito in macchina gli aveva puntato un coltello alla gola per rapinarlo. Solo la pronta reazione della vittima e il tempestivo intervento dei carabinieri avevano evitato il peggio. Protagonista della violenta aggressione S.D.O.J., un transessuale clandestino di origini brasiliane, domiciliato a Lido Tre Archi, che è stato rinviato a giudizio per tentata rapina a mano armata e porto abusivo di armi.

Il fatto risale al novembre del 2017, quando i carabinieri di Fermo, nel corso di un servizio di controllo sul territorio, si erano imbattuti nella vittima della tentata rapina che cercava aiuto. Subito dopo essere intervenuti, i militari avevano tratto in arresto in flagranza di reato il transessuale di origini brasiliane e ricostruito la dinamica dei fatti. S.D.O.J. stava esercitando il mestiere in una via del quartiere di Lido Tre Archi e, dopo aver adescato un uomo residente a Porto Sant’Elpidio, brandendo un coltello di genere vietato, aveva tentato vanamente di farsi consegnare il portafoglio, senza però riuscirci, a seguito della veemente reazione della vittima.

L’elpidiense, infatti, con un gesto fulmineo, era uscito dall’abitacolo della vettura e aveva subito chiesto l’intervento dei carabinieri che, immediatamente giunti sul posto, avevano bloccato il transessuale, ancora in possesso del coltello, traendolo in arresto per tentata rapina e porto abusivo di armi. S.D.O.J, essendo clandestino in Italia, era stato anche segnalato all’autorità giudiziaria di Fermo per il reato di soggiorno illegale nel territorio dello Stato da parte di straniero. L’arma era stata sequestrata e il transessuale era stato tradotto nel carcere di Fermo a disposizione del magistrato inquirente.