Tre Archi, per il presidio fisso servono agenti

Riunione fiume in Prefettura alla luce degli ultimi episodi di violenza. Soltanto con più personale si può pensare al posto di polizia

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Una riunione lunga e dettagliata, organizzata per fotografare la situazione di Lido Tre Archi. Il prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, ha presieduto ieri il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e del sindaco del Comune capoluogo e dei suoi collaboratori. Sul tavolo, una disamina approfondita della situazione del quartiere di Lido Tre Archi alla luce dei recenti episodi. Un’occasione utile a ribadire che, se dovessero arrivare nuove risorse umane per la questura si potrà pensare al posto fisso di polizia, richiesto da comitati e cittadini ma anche dalle forze politiche.

Polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani hanno presentato i numeri di un impegno che non si è mai firmato, nel quartiere più complesso della città. La Questura ha coperti settimanalmente almeno due servizi straordinari di controllo con il contributo degli equipaggi del reparto prevenzione crimine di Pescara e le unità cinofile della Guardia di Finanza, per un totale di 43 servizi, e in tutti i fine settimana specifiche attività interforze di contrasto alla commissione dei reati e per la sicurezza dei cittadini, complessivamente 71 attività, oltre alla predisposizione di pattuglie di tutte le forze di polizia presenti quotidianamente nel quartiere per la vigilanza di quel territorio. Inoltre l’azione di contrasto alla criminalità effettuata dalla squadra mobile ha portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria di 12 persone, prevalentemente di etnia nordafricana, per reati di rapina, traffico di stupefacenti, estorsione, danneggiamento e lesioni. Nei primi sei mesi del 2020 a Lido Tre Archi sono stati segnalati una decina di reati contro la persona e altrettanti contro il patrimonio, 14 i sequestri di sostanze stupefacenti. Stesso impegno da parte del comando provinciale dei carabinieri, che ha portato alla realizzazione di circa 600 servizi dedicati e 3.500 persone sono state sottoposte a controllo. "Attività che hanno comportato la quasi scomparsa di alcuni dei fenomeni più degradanti, quali la prostituzione attuata per le strade o lo stazionamento del nomadismo, ha sottolineato il prefetto, E’ anche pressoché affievolito il compimento di atti di sangue eclatanti che, negli ultimi 12 mesi, possono dirsi pari a qualsiasi zona del litorale costiero di questa Provincia".

Si è provveduto, peraltro, alla contestazione di 18 sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle prescrizioni finalizzate al contenimento della pandemia da Covid-19, oltre a sequestri di auto senza assicurazione. Il prefetto ha ricordato che i recenti episodi registrati a Lido Tre Archi sono stati contenuti dalle forze di polizia che hanno impedito che si potessero perpetrare reati anche più gravi e scatenare ulteriori scontri in un contesto caratterizzato da una certa tensione, tre gli arresti per i fatti accaduti. Un’analisi che ha portato comunque alla decisione di implementare i servizi di vigilanza del territorio con l’impiego in maniera coordinata di pattuglie delle diverse forze dell’ordine coadiuvate dagli agenti della Polizia Municipale, così da presidiare in modo continuativo le arterie stradali che costituiscono il centro del quartiere. Il sindaco Calcinaro ha sottolineato tra l’altro che la polizia municipale conta oggi quattro agenti in più e altri tre ne arriveranno a gennaio. Il primo cittadino ha ricordato l’impegno nella riqualificazione della zona, con importanti investimenti a Lido Tre Archi, quasi completate le gare di appalto per le strutture sportive, ricreative e ludiche che nasceranno qui, una palestra, un progetto di orto urbano, una pista ciclabile da potenziare e migliore, insieme ad un servizio di videosorveglianza realmente efficace.

Angelica Malvatani