Tre furti in sette giorni, 15mila euro di danni

La rabbia di Silenzi titolare del Black Hole Bar e della stazione di rifornimento Ip in zona nord: "C’è un giro di delinquenza impunita"

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Dopo aver subito tre furti con scasso in una settimana, rabbia ed esasperazione sono i sentimenti che animano Paolo Silenzi, 37 anni, titolare da poco più di un anno del Black Hole Bar e della stazione di rifornimento Ip (zona nord della città): "Ho subìto danni per circa 15mila euro tra sigarette e soldi rubati e danni subiti. Ciò che mi preoccupa di più è che, in questa città, la situazione sta diventando insostenibile, c’è un giro di delinquenza che si sente impunita e che va fermato perché si sta creando una vera emergenza sociale".

Il primo furto risale al 3 novembre (intorno alle 3,45): i malviventi "erano in tre, due sono entrati in azione arrampicandosi sulla grondaia sulla parte posteriore del bar (dove non ci sono telecamere e dove il palo della luce che illumina la struttura e il piazzale è spento per contenere il caro energia) e un terzo ha fatto il palo", racconta. I ladri hanno portato via il fondo cassa, circa un migliaio di euro, prelevati in vista della riapertura dopo il ponte di Ognissanti, e una sola fila di pacchetti di sigarette presenti nell’espositore. "Ci siamo riorganizzati per l’apertura del giorno dopo, per cui nuovo fondo cassa (un altro migliaio di euro scarso, ndr) e nuova fornitura di sigarette, consegnata nel pomeriggio. Dopo il furto, erano sparite le chiavi del magazzino per cui, per sicurezza, ho preferito cambiare la serratura".

Non è servito a fermare i malviventi che, la notte dopo sono tornati, intorno alle 3,15, hanno rifatto la stessa strada della notte precedente "e stavolta hanno devastato il locale, hanno rubato tutte le sigarette, fornitura compresa, e il fondo cassa". E mentre silenzi si stava organizzando per installare altre telecamere a difesa della struttura, spendendo altri soldi, purtroppo la tregua non era ancora finita. La notte scorsa, intorno a mezzanotte, il bersaglio è stato l’autolavaggio: un giovane (ripreso dalle telecamere installate sull’impianto) armato di cacciavite, ha forzato dapprima la cassa dell’autolavaggio (trovandoci non più di qualche moneta visto che l’incasso viene tolto, la sera).

Mentre armeggiava intorno allo sportello del self dell’aspirapolvere è scattato l’allarme e, tramite l’altoparlante collegato alle telecamere, un dipendente gli ha intimato di fermarsi, affrettandosi a raggiungerlo. Il ladro ha continuato ad armeggiare prima di allontanarsi con un bottino esiguo. "Le immagini sono state consegnate alla Questura. Faccio sinceri complimenti agli agenti e ai carabinieri che si sono subito dati da fare, hanno mandato la Scientifica e, - commenta Silenzi - ipotizzando collegamenti con gli algerini che vivacchiano in zona, hanno effettuato ripetuti blitz nelle tante abitazioni occupate abusivamente".

Marisa Colibazzi