Tre incendi dolosi in sette giorni, Marinangeli: "Denunciare movimenti sospetti"

Inizia a preoccupare il caso di Amandola che in appena sette giorni ha registrato 3 incendi tutti di origine dolosa e concentrati a ridosso dell’area urbana. Intorno alle 18,30 di venerdì i residenti del centro storico hanno lanciato l’allarme per un bagliore che sembrava provenire dal parcheggio coperto di proprietà comunale in prossimità della chiesa di San Francesco. Questa volta i danni sono stati più consistenti, infatti nel rogo sono andate bruciate una Ape car e una Audi station wagon entrambe di proprietà della stessa persona. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della Stazione di Amandola che, dopo aver spento le fiamme, hanno posto sotto sequestro la zone al fine di agevolare gli accertamenti che sono proseguiti fino a tarda notte e nuovamente ieri mattina con la luce del sole. Questo è il terzo incendio in pochi giorni avvenuto in pieno centro storico, a circa 700 metri dal luogo dove si sono verificati gli altri due.

"Purtroppo il livello di allerta e anche di preoccupazione si è alzato dopo l’ultimo episodio di venerdì – spiega il sindaco, Adolfo Marinangeli – anche in questo caso la matrice sembra chiaramente dolosa e l’effetto che sta provocando sulla popolazione è decisamente preoccupante. Una settimana fa i danni hanno interessato due garage, ma erano stati più limitati, infatti, l’abitazione che era stata inizialmente evacuata per precauzione dopo le verifiche statiche è stata dichiarata agibile e la proprietaria è potuta tornare a casa. Questa volta sono andati distrutti due mezzi e il rischio di futuri danni o peggio di persone che potrebbero ferirsi sta iniziando a farsi largo fra i residenti. Confido pienamente nel lavoro che vigili del fuoco e carabinieri stanno svolgendo per venire a capo di questa situazione. Anzi invito la popolazione a segnalare situazioni che reputano insolite o sospette alle forze dell’ordine. Questo è il momento dell’unione, di spalleggiarci per fare chiarezza su quanto sta avvenendo".

Alessio Carassai