Trovato morto in spiaggia a 36 anni

Il corpo senza vita di un giovane polacco è stato rinvenuto nella zona nord. La Procura ha disposto l’autopsia

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Era un 36enne di origini polacche, non residente in zona, dove forse si trovava di passaggio per motivi di lavoro, l’uomo che è stato trovato senza vita, il corpo riverso sul bagnasciuga, con il capo parzialmente ricoperto da sabbia e ghiaia, con indosso solo un paio di pantaloncini e, pare, un berretto. La drammatica scoperta è avvenuta ieri mattina, intorno alle 6,30, da parte di alcuni passanti, di quelli che di buon’ora passeggiano sul lungomare, arrivando fino alla zona nord della costa elpidiense. Il rinvenimento del cadavere è avvenuto nel tratto di spiaggia libera antistante un’abitazione abbandonata e, dunque, in un punto isolato e piuttosto distante sia dallo chalet adiacente al piccolo molo del Castellano (a sud), sia dal villaggio turistico (a nord).

Una volta scattato l’allarme, sul posto sono giunti i sanitari del 118 e i militi della Croce Verde che, tuttavia, non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo che, peraltro, doveva risalire almeno alla sera prima visto che il corpo era già in stato di rigidità cadaverica. Sul posto anche gli agenti della polizia, insieme con il medico legale e ad agenti della Capitaneria di Porto, che hanno subito dato il via alle indagini per fare luce sull’accaduto. In un primo momento, non è stato possibile stabilire l’identità dell’uomo in quanto non aveva documenti con sé. Sono stati ritrovati dai poliziotti nel furgone parcheggiato poco lontano, con cui il polacco era arrivato vicino alla spiaggia, con tutta probabilità con l’intenzione di concedersi un tuffo in acqua. Sul corpo dell’uomo sono state rinvenute delle escoriazioni riconducibili alle conseguenze dell’infrangersi delle onde.

Fin dall’inizio è stata esclusa l’ipotesi di una morte violenta ritenendo più verosimile che all’origine del decesso ci fosse un malore che ha colto il 36enne mentre stava in mare. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria e ieri è stata effettuata l’ispezione cadaverica che avrebbe confermato la tesi del malore. Tuttavia, è stata anche disposta l’autopsia. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, l’uomo si trovava in zona per motivi di lavoro: il furgone sul quale viaggiava era infatti carico di merce. Possibile che, viste le temperature elevate, abbia voluto concedersi il piacere di un bagno rinfrescante o di qualche minuto in spiaggia, scegliendo un posto isolato, quando è accaduto l’imponderabile.

Marisa Colibazzi