Fermo, tubercolosi polmonare, uomo dell'Est ricoverato in ospedale

Si è presentato con febbre, tosse incessante e dolore al petto

Fermo, tubercolosi polmonare, uomo dell'Est ricoverato in ospedale

Fermo, tubercolosi polmonare, uomo dell'Est ricoverato in ospedale

Fermo, 14 giugno 2017 - La tubercolosi polmonare torna a far paura. Un uomo dell’Est Europa è giunto al pronto soccorso di Fermo con tutti i sintomi della patologia che per secoli ha flagellato l’umanità. Il paziente, una volta arrivato all’ospedale Murri, ha spiegato al medico di turno di accusare febbre, tosse incessante, dolore al petto e di espettorare sangue. Tutti i sintomi tipici della malattia. A quel punto la diagnosi è stata immediata e, dopo le prime cure, l’uomo è stato immediatamente ricoverato nel reparto di malattie infettive e sottoposto agli esami del caso. Ora è tenuto in isolamento e viene trattato con farmaci antibiotici specifici. Intanto il servizio di igiene e prevenzione dell’Asur ha fatto scattare tutte le procedure di rito e sta cercando di identificare eventuali familiari o persone che sono entrate in contatto con il paziente. 

Purtroppo quella che sembrava una patologia debellata, negli ultimi anni è ritornata a farsi sotto, tornando ad essere un problema non solo nei paesi sottosviluppati, ma anche in occidente. A provocarla è il cosiddetto bacillo di Koch, che si si trasmette per via aerea attraverso goccioline contenenti micobatteri tubercolari, responsabili della malattia, emessi nell’aria dal malato di tubercolosi di tipo polmonare attraverso colpi di tosse o starnuti. 

La trasmissione non è semplice come quella del raffreddore: chi trasmette la malattia deve avere un’alta carica batterica nelle secrezioni prodotte con la respirazione. Inoltre, il contatto deve essere prolungato e avvenire in un ambiente chiuso e con pochi ricambi d’aria. Oltre che con il vaccino, usato per la prevenzione, la tubercolosi si combatte con una mix di farmaci antibiotici.