Fermo, città ‘ombelico del mondo’ (purtroppo o per fortuna, una tantum) o città turistica resiliente in tempi Covid che piace perché ‘fuori mano’? Nel giro di una manciata di giorni, Fermo è salita in questa duplice (e contrapposta) veste alla ribalta nazionale. Nell’elenco stilato dalla società di analisi e ricerca Sociometrica analizzando il movimento turistico nel biennio della pandemia nei Comuni italiani che l’Istat indica come ‘turistici’ (sono stati considerati i primi 500 dei 3390 totali), risulta che solo 25 località in tutta Italia hanno avuto un incremento delle presenze. Tra queste, al terzo posto c’è la città di Fermo che dalle 452.600 presenze del 2019, lo scorso anno ha avuto un incremento del 38%, arrivando a quota 627.745 presenze. Non solo. Per le Marche, solo Fermo compare anche nella classifica delle 20 località scelte da turisti italiani (sempre nel biennio pandemico) al 16° posto con +43%. Nelle prime 20, ci sono altre quattro località marchigiane: Sirolo (7° posto, +10,3%; Numana (12°, + 4,3%), Potenza Picena (17°, +2%) e Cupra Marittima (20°, con un modesto +1,5%). Nel suo complesso, la classifica dei 25 destinazioni turistiche ha premiato Comuni di piccole e medie dimensioni. Al primo posto c’è Como (+51,5%), al secondo la piccola Padenghe sul Garda (+40,8%). Segue Fermo. Non ci sono le ‘grandi’ destinazioni: né Firenze e né Roma (per loro -71% di presenze), Napoli (-64%), Venezia (-56%). "Destinazioni come Fermo, o come Sirolo – commenta il direttore di Sociometrica, Antonio Preiti, il report pubblicato a fine luglio – sembrano mete ‘fuori mano’, meno note, riservate, immaginate con meno persone". Nell’incremento di presenze la differenza l’hanno fatta l’affidabilità, il senso di sicurezza e vivibilità, più adeguate alla situazione pandemica. In questo contesto, Fermo è stata una delle mete più gettonate in Italia. Con la recente pubblicazione del report di Sociometrica è questa l’immagine offerta da Fermo. Ma, quasi in contemporanea, di questa stessa città è rimbalzata anche tutt’altra immagine per il concertone sulla sabbia che ha attirato grandi folle e polemiche in quantità.
Marisa Colibazzi