Turni intensivi, indennità riconosciuta al 118

La Cisl: "Gli infermieri fermani, a differenza di quelli delle altre aree vaste, hanno subìto il blocco. Ora il problema è stato risolto"

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Un infermiere del 118 in pronto soccorso

Un riconoscimento doveroso, nei confronti di lavoratori in prima linea per la tutela della salute. La Cisl Fp Marche ha vinto la battaglia per gli infermieri della Potes 118 per i quali è stato finalmente assegnato il riconoscimento economico previsto dal contratto collettivo sanità per i turnisti che lavorano a turni in ambito intensivo. Una possibilità che pone i lavoratori al pari dei colleghi delle altre aree vaste delle Marche che hanno avuto questa possibilità da anni. Spiega il segretario della Cisl Fp, Giuseppe Donati: "In modo irragionevole, l’indennità di turno era stata bloccata subito dopo l’approvazione del nuovo contratto nazionale avvenuta il 21 maggio 2018. In pratica, gli infermieri della Potes 118 dell’Area Vasta 4, differentemente da quanto avvenuto nelle altre aree vaste dell’Asur hanno patito, per decisione della vecchia direzione di Area vasta 4 e con la silente accondiscendenza dell’Asur centrale, un danno economico mensile da maggio 2018. Grazie all’incessante lavoro di pressing e di sensibilizzazione al problema della Cisl Fp ma anche della nuova sensibilità all’ascolto manifestata dal nuovo direttore Roberto Grinta, il problema, che altrimenti sarebbe arrivato davanti al giudice del lavoro, è stato sbloccato ed in parte risolto". La Cisl punta al riconoscimento su tre turni, ma intanto il segnale dato per riconoscere due turni è positivo: "Siamo costantemente impegnati alla soluzione di vecchie e nuove problematiche lasciate insolute dall’amministrazione sanitaria fermana precedente. Quella più onerosa e pesante è certamente quella del pagamento di quanto dovuto ai lavoratori per i tempi di vestizione e svestizione della divisa da lavoro. Nel 2019 la Cisl Fp ha vinto i ricorsi in Corte d’Appello di Ancona per circa 150 ricorrenti che attendono di ricevere le somme dovute. Asur Marche sta tergiversando, proponendo accordi transattivi con percentuali di decurtamento delle somme individuali dovute, peggiorative rispetto a quanto pagato ad altre organizzazioni sindacali per le medesime sentenze. Non cederemo ad accordi non dignitosi, la questione della vestizione dei dipendenti si poteva risolvere già molto tempo fa. Un accordo avrebbe messo fine alle cause milionarie nei vari tribunali delle Marche; ora il costo da pagare sarà salatissimo. Si spera che l’attuale direzione generale sia più illuminata e proponga condizioni accettabili". Per l’Asur Marche si tratta di circa 800 dipendenti in tre aree vaste diverse, un problema non da poco di cui l’attuale giunta regionale dovrà farsi carico.