"Ucraina, paura per l’export"

Il distretto calzaturiero nel 2021 ha segnato un aumento del 6,9%. I timori degli imprenditori

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di Vittorio Bellagamba

I venti di guerra in Ucraina preoccupano e non poco gli imprenditori calzaturieri del fermano. Tutto in una fase in cui sono entrate nel vivo le campagne vendite per le collezioni autunno-inverno 2022-2023 che sono quelle maggiormente remunerative per le aziende e quelle che interessano più da vicino le esportazioni nei confronti dei paesi più freddi e tra questi anche l’Ucraina. "La preoccupazione c’è – speiga l’imprenditore Giampietro Melchiorri – anche perchè abbiamo iniziato la campagna vendite per la stagione autunno inverno 2022-2023". Avete già avvertito delle ripercussioni? "Al momento non avvertiamo dei ridimensionamenti negli ordini però l’instabilità politica potrebbe avere delle ripercussioni anche sul comportamento degli stessi consumatori finali". Una situazione che certamente avreste voluto evitare? "Certamente negli ultimi anni abbiamo dovuto far fronte alle sanzioni decise nei confronti della Russia che potrebbero essere nuovamente rimesse in campo a causa della situazione in Ucraina. Successivamente abbiamo dovuto, ad esempio, fronteggiare le conseguenze delle proteste dei gilet gialli che hanno penalizzato le vendite in Francia. Tutti eventi che negli ultimi anni, immancabilmente, si sono verificate a pochi giorni dall’inizio del Micam e quest’anno non fa eccezione".

Quindi il timore sullo sviluppo della crisi è alto? "Personalmente sto seguendo la televisione più in questi giorni che al tempo del lockdown per il Covid. Anche perché le indicazioni che giungevano dai mercati potevano far presagire ad un’inversione di rotta rispetto alla frenata subita nel corso dell’emergenza sanitaria e invece...".

Analizzando i dati relativi alle esportazioni di calzature made in Fermo aggiornati al primo semestre dell’anno appena concluso emerge che le vendite nei confronti dell’Ucraina sono state pari a 2,15 milioni di euro con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 pari a +6,9%. Le sanzioni nei confronti della Russia potrebbero ridimensionare nuovamente le esportazioni verso il secondo miglior cliente dei calzaturieri del fermano. Le esportazioni nei confronti della Russia sono state pari alla fine del primo semestre del 2021 a 27,77 milioni di euro con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 pari a +24,7%.

Intanto ieri a Milano nei padiglioni di FieraMilano di Rho si è aperta Lineapelle che proseguirà fino a domani. Lineapelle con l’edizione numero 99 nei suoi tradizionali padiglioni espositivi presenterà le collezioni primavera-estate 2023 sviluppate all’insegna di una creatività e di una ricercatezza sostenibile, concetti nei quali si fondono perfezione estetica e rivoluzionarie applicazioni di trattamenti, rifinizioni e colori. Il tutto alla luce della volontà di infondere ottimismo e senso di rinascita che ovviamente sarà condizionato dalle notizie provenienti dall’Ucraina e dalla Russia. Protagonista del salone è un’eccellenza riconosciuta del made in Italy: la ’pelle italiana’, sinonimo di altissima qualità e sostenibilità.