"Ultimo consiglio comunale dopo 30 anni"

Il capogruppo dell’Udc, Carlo Del Vecchio, non si è ricandidato alle prossime elezioni: esce di scena e attacca il Pd

Ieri sera in quello da lui definito “ultimo mio Consiglio comunale dopo 30 anni di politica” il capogruppo dell’Udc, Carlo Del Vecchio, non ricandidato, ha preso di mira l’amministrazione uscente accusandola di tutto e di più, di progetti inevasi o realizzati malamente, a partire dalla ciclabile del lungomare. Secondo lui, una striscia di catrame da 2 metri di larghezza e pitturata di azzurro in cui la sicurezza è utopia: "Immagino - ironizza - turisti che arriveranno da ogni dove per ammirarla, così come la gioia dei sangiorgesi per il rammarico di non averla avuta prima”. Definisce quindi “eroi” i consiglieri di maggioranza che portano a giugno il bilancio consuntivo 2021 con tanto di avanzo di oltre 800 mila euro “frutto non di oculata gestione ma di rimbalzi finanziari per investimenti non effettuati in passato”. Da qui in poi, segue un lungo elenco di malefatte compiute dall’amministrazione i cui rilievi, però, forse sarebbe stato più efficace spalmare nei suoi 10 anni di vita: “Addirittura – va giù duro il capogruppo dell’Udc - i nostri eroi hanno incrementato gli investimenti pro capite grazie alla nuova piazza Mentana la cui ditta è già in ritirata, la ristrutturazione della rotonda alla Pinetina Salvadori (bando abbandonato), la nuova illuminazione pubblica (bando in contenzioso), la cura del verde pubblico (un pianto ovunque), la manutenzione delle strade (da terzo mondo) e non ultima la nuova pista di atletica (non calcolate le distanze di sicurezza per l’omologazione)”. E, dopo aver aggiunto “un piano del porto irrealizzabile e il regalo di varianti, come l’ex Excelsior con briciole in cambio” Del Vecchio si chiede come questi “eroi” di casa Pd possono parlare di valori in campagna elettorale dato che: “dopo 10 anni lasciano una città senza aver speso un centesimo per la promozione, senza una bozza di cartellone estate 2022, senza giardini e parchi curati, senza una piazza viva e aggregante e con un settore turistico commerciale ai minimi storici e senza un aiuto a sostegno come un semplice taglio dell’occupazione di suolo pubblico. Raccontano del nuovo lungomare turistico ma non vedere marciapiedi rotti, mozzi di palme, l’incuria del verde o lampioni senza lampade è puro fanatismo politico, per di più rattoppato dopo anni di mal di pancia interni al Pd stesso che in tempo di elezioni come per magia sono scomparsi. Eroi per caso - la sua chiosa - e per fortuna con le ore contate".

Silvio Sebastiani