"Senza di te sarà dura, ma ci hai insegnato a lottare, ci hai insegnato i valori veri della vita e con la forza che ci hai dato ce la faremo". E’ stata la figlia Federica a pronunciare queste parole al funerale del giornalista fermano del Resto del Carlino, Mauro Nucci, che si è spento lunedì scorso all’età di 75 anni. Parole che hanno fotografato nella sua pienezza la personalità combattiva e attiva di Mauro. La cerimonia, che ha visto presenti la moglie Mariella, i figli Federica, Lucia e Giancarlo, tantissimi colleghi, personalità del mondo dell’economia e dello sport, è stata celebrata ieri mattina nella chiesa di San Domenico dal parroco don Michele Rogante. E’ stato proprio don Michele a ricordare durante l’omelia la figura di Mauro, come giornalista, ma anche come uomo sempre impegnato su tutti i fronti. Un uomo che ha contribuito alla nascita della Croce Verde di Fermo, che è stato presidente della Pro Loco, che ha tramandato la tradizione del presepe per anni con la famosa mostra che organizzava ogni anno a Fermo. E poi la sua passione e il suo tifo sfegatato per la Fermana di cui era il cantore. Ma il momento più toccante è stato il ricordo della figlia Federica che oltre a raccontare come il padre le abbia insegnato a lottare ha rivissuto anche le fasi della malattia che alla fine ha avuto il sopravvento: "Nostro padre ci ha sempre insegnato ogni cosa soprattutto con l’esempio. Era un uomo speciale che ha sempre messo la famiglia al primo posto, anche se era sempre impegnato nelle sue mille attività. Il modo in cui ha affrontato la malattia è stato il suo ultimo insegnamento". Ciao Mauro, rimarrai sempre nei nostri cuori e nella memoria dei fermani, anche se un pezzo di storia della città se va con te. Siamo sicuri però che, da lassù, in qualche modo, continuerai ad essere il cantore di Fermo e del Fermano.
Fabio Castori