Un milione di Iva evasa In quattro nei guai

Il Covid ha fatto salire la schiera dei furbetti nel manifatturiero. Scovate dalla Finanza persone fino ad oggi sconosciute al Fisco

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Contrasto all’evasione fiscale. E’ stata questa la parola d’ordine del Comando provinciale della Guardia di Finanza ai tempi del Covid. E’ infatti proseguita incessante l’attività delle Fiamme Gialle fermane nella missione di polizia economico-finanziaria volta a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche le imprese e i professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi. Sono stati nove mesi intensi per le i finanzieri di Fermo che, dopo l’introduzione delle misure limitative della libertà di circolazione e d’impresa adottate dall’Autorità di Governo a seguito della diffusione del Covid 19, hanno focalizzato l’attività operativa sulle condotte illecite più direttamente correlate all’emergenza sanitaria ed hanno inoltre garantito ogni necessario supporto alle Autorità di Pubblica Sicurezza. "Questo periodo – spiega il comandante provinciale, il colonnello Antonio Regina – ha rappresentato una vera e propria difficoltà per le famiglie e le imprese che hanno subito un indebolimento economico, anche a seguito della chiusura e della sospensione degli esercizi commerciali. Tale indebolimento ha fatto accrescere non solo le frodi fiscali, facendo diventare le condotte evasive sistematiche e abituali, ma anche la commissione degli altri illeciti tributari maggiormente lesivi degli interessi erariali e delle regole della concorrenza e del mercato". In tale contesto, il programma delle attività di verifica eseguito dai reparti di Fermo, caratterizzato da un’intensa attività info-investigativa, è stato orientato alla scoperta dell’economia sommersa ed alla selezione di soggetti connotati da un elevato e concreto profilo di rischio, dall’utilizzo delle varie banche dati, dai riscontri effettuati presso i vari soggetti economici e da un’accurata attività di controllo del territorio. Gli interventi ispettivi hanno consentito di ricostruire compiutamente le basi imponibili sottratte a tassazione, sia ai fini delle imposte dirette (Ires, Irap) che indirette (IVA), dalle aziende controllate, scoprendo un’evasione dell’Iva per oltre un milione di euro, quantificando i reali redditi conseguiti e pervenendo così alla scoperta di 13 evasori totali, soggetti sino ad oggi sconosciuti al fisco, di cui 4 sono denunciati alla Procura di Fermo. I settori interessati sono stati principalmente quello manifatturiero (produzione e lavorazione di calzature) e le attività connesse.

Fabio Castori