Un milione per Palazzo Menghetti

La ristrutturazione dello storico immobile, lesionato dal terremoto, verrà finanziata dalla Regione

Un milione per Palazzo Menghetti

Il sisma del 2016 ha rovinato l’edificio che si affaccia su corso Baccio

La Conferenza regionale ha approvato il progetto di miglioramento sismico di palazzo Menghetti finanziato con 1 milione di euro. Buone notizie, dunque, per un immobile considerato quasi un corpo estraneo nel centro storico, essendo tanto voluminoso e in fortissima decadenza quanto inutilizzato praticamente da sempre, fin da quando venne acquistato dal Comune, decenni fa, non si è mai capito a quale scopo. Il terremoto del 2016 ha lesionato ulteriormente l’immobile incastonato tra altri edifici, che si affaccia su Corso Baccio e nella parte posteriore su via Boccette, rendendone sempre più critica la stabilità (il tetto è semicrollato, così come alcune parti interne mentre le erbacce crescono rigogliose entro le mura perimetrali) tanto che gli amministratori avevano cercato finanziamenti nel calderone delle opere della ricostruzione, ottenendo poco più di 500mila euro per recuperare quel bene e dargli finalmente una vera destinazione. Un’idea progettuale che ne faceva un centro polivalente, con spazi (anche nel cortile interno al palazzo) pensati prevalentemente per i giovani, era stata presentata nel 2017, in campagna elettorale, dall’allora sindaco Alessio Terrenzi.

Il progetto definitivo era stato approvato dalla giunta comunale nel 2021, dopodiché l’iter si è arenato. Ora, il progetto di miglioramento sismico è stato approvato dalla Conferenza regionale, raddoppiando il finanziamento iniziale, per cui uno degli impegni che attende i nuovi amministratori (dopo le elezioni di primavera) sarà gestire questa opera pubblica.

"Andiamo a recuperare un grande spazio che la comunità elpidiense attendeva da tempo, a testimonianza che il processo di ricostruzione è improntato su una visione di ampio respiro – spiega, intanto, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli –. Dobbiamo proseguire su questa scia per restituire un futuro importante a zone in sofferenza. L’evidente accelerazione imposta alla ricostruzione pubblica è frutto della sinergia costruttiva con Comuni, tecnici, Ufficio Speciale Ricostruzione e Regione". Dal punto di vista squisitamente tecnico, il progetto prevede il consolidamento dell’immobile, partendo dal seminterrato intervenendo sulle volte, la ricostituzione della forma originaria, il consolidamento e il rinfianco, la riparazione delle pareti verticali, lo smontaggio e la realizzazione di nuove coperture in legno, la demolizione e la ricostruzione dei solai in legno.

Marisa Colibazzi