
A Torre di Palme ‘borgo tra i più belli d’Italia’, domenica sera al tramontar del sole, si è conclusa la terza edizione di ‘Marchestorie’ il festival di racconti e tradizioni promosso dall’assessorato alla cultura della regione Marche, Fondazione Marche Cultura e Amat.
"Un ricco programma che ha visto una numerosa partecipazione – le parole del sindaco Paolo Calcinaro –, una manifestazione di successo per la qualità delle proposte in un contesto incantevole quale Torre di Palme, trasformata in ‘teatro a cielo aperto’ grazie a eventi che ne hanno valorizzato ancor più le peculiarità".
Escursioni naturalistiche in notturna al bosco del Cugnolo, animazioni per le vie del borgo con musici, alfieri e figuranti della contrada Torre di Palme della Cavalcata dell’Assunta, laboratori di acquarello curati dall’Unipop, aperture straordinarie di museo archeologico e chiese grazie alla collaborazione dell’arcidiocesi di Fermo e Società Operaia. Punta di diamante, lo spettacolo teatrale ‘I Piceni: dall’antica Palma al nuovo borgo’ (due repliche per ognuno dei tre giorni di manifestazione) con la regia, drammaturgia e recitazione dal forte impatto emotivo di Proscenio Teatro (Stefano De Bernardin, Lorenzo Marziali, Venusia Zampaloni e Greta Segoni). Vincente la formula itinerante dei tre episodi ‘Il Ver Sacrum, La colonia romana, La nuova casa’, in cui il pubblico è stato guidato dalla narrazione teatrale dello scrittore Adolfo Leoni, dal violino del maestro Alberto Castagna e dalla danzatrice Marisa Di Cecca con gli episodi di vita quotidiana dell’antica colonia romana, rappresentati da Luca Bruni e Lorenzo Vecchi.
"Se suggestione e fascino dovevano essere, suggestione e fascino sono stati – ha detto l’assessora alla cultura, Micol Lanzidei – . Un ringraziamento particolare al coordinamento organizzativo del festival, rappresentato dal regista Sabino Morra, presente allo spettacolo conclusivo".
Gaia Capponi
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