Altre minacce ai vigili: “A presto, uno alla volta”

Lettera anonima spedita per posta al Resto del Carlino

Il dirigente del Commissariato, Roberto Palcani

Il dirigente del Commissariato, Roberto Palcani

Fermo, 6 novembre 2015 - Si tinge ulteriormente di giallo l’attentato a colpi di fucile ai danni di un gruppo di agenti della polizia locale, messo a segno il 26 ottobre nell’autoparco comunale di contrada San Martino.

Ieri, nella redazione di Fermo del Resto del Carlino, è stata recapitata dal postino una lettera anonima che rivendica l’attentatoe che preannuncia nuove azioni contro i vigili. A trovare la missiva nella cassetta delle poste è stato il caposervizio Stefano Cesetti al rientro dalla pausa pranzo. Dopo averla imbusta nel cellophane, ha consegnato la lettera alla polizia anticrimine, che indaga sulla vicenda.

La missiva, regolarmente affrancata, risulta spedita da Ancona, come tutta la posta inviata in zona. Il testo è particolarmente offensivo e minaccioso: «Come ti senti adesso figlio di p......? Adesso l’eroe dove sta? Adesso vediamo quanto sei forte. E pensi sia finita qui? No, alla prossima! A presto molto presto. Tutti vigili bastardi… vi siete cacati sotto vero? Adesso puzzate di m.... più del solito. Visto che siete sempre sul giornale e vi piace tanto starci, adesso vi ci facciamo stare noi… siete capaci di fare gli eroi solo in mezzo alla strada e con quella sporca divisa. Ma ora basta, ora iniziamo noi. Uno alla volta uno alla volta. Il primo dei bastardi ha cominciato… il prossimo? Alla fine a chi tocca tocca, tanto siete tutti uguali ladri pezzi di m.... Piano piano!!!! Uno alla volta».

Una lettera che lascia intuire l’odio profondo di chi ha commesso il gesto e l’intenzione di riprovarci ancora. Continuano intanto incessanti del indagini degli uomini del Commissariato di Fermo, che, dopo aver interrogato decine di persone informate dei fatti, stanno stringendo il cerchio intorno all’autore dell’agguato. «Non abbiamo ancora una pista ben precisa – spiega il dirigente del Commissariato, Roberto Palcani ma abbiamo degli indizi che sono di buon auspicio. E’ chiaro che ci vorrà tempo e bisognerà ragionare a bocce ferme».

Gli investigatori, intanto, lavorano su due moventi, quello legato strettamente all’attività della polizia municipale (multe, sequestri, denunce penali) e quello relativo alla vita privata, che potrebbe anche condurre a una pista passionale o sentimentale.