Violento, revocata l’accoglienza

Lo straniero era inserito nel progetto . Siproimi Nuovi Inizi

Non ha fatto in tempo ad essere inserito nel progetto Siproimi Nuovi Inizi che un soggetto straniero, titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, si è visto revocare le misure di accoglienza per aver messo in atto comportamenti violenti e in netto contrasto con il progetto di accoglienza stesso. Tra l’arrivo e l’allontanamento di questo profugo, sono trascorsi appena un paio di mesi. Il 30 luglio, T.F. (queste le iniziali del soggetto in questione) ha fatto ingresso nel progetto, affidato in gestione al raggruppamento temporaneo di imprese costituito tra la cooperativa sociale Nuova Ricerca Agenzia Res e l’associazione On the Road. "Il beneficiario ha messo in atto comportamenti violenti come risulta dalla relazione dettagliata prodotta dall’ente gestore" si legge nel provvedimento di revoca delle misure di accoglienza in cui si fa riferimento al manuale operativo per l’attivazione e la gestione dei servizi di accoglienza integrata a favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria. Un episodio increscioso, come non se ne verificano da un bel po’ tra i profughi accolti nell’ambito del progetto Siproimi Nuovi Inizi (di cui Porto Sant’Elpidio è capofila), finanziato con circa 300mila euro, a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per la predisposizione di servizi di accoglienza di circa 40 soggetti richiedenti asilo e rifugiati, ospitati in città e in altre località della provincia.

m. c.