
Ben sei provvedimenti di ammonimento emessi in pochi giorni dal questore per violenza di genere. Nel dettaglio uno è stato disposto per minacce persecutorie configuranti lo stalking e ben cinque per violenza domestica. Il primo riguarda un professionista che si era invaghito di una sua cliente. Interrotto il rapporto sentimentale da quest’ultima, l’uomo non ha accettato la fine del flirt ed ha iniziato a tempestare la vittima di messaggi su Whatsapp, mail e biglietti cartacei fatti ritrovare sul vetro dell’auto in uso alla donna. Di fronte all’irremovibilità della vittima a riallacciare i rapporti, i messaggi si sono fatti sempre più minacciosi e offensivi e l’uomo ha iniziato cominciava a seguire la vittima e ad appostarsi sotto casa. Gli altri ammonimenti per violenza domestica sono riferibili in tre casi ad una situazione di grave disagio sociale intrafamiliare con soggetti in probabile stato di sofferenza psicologica resisi responsabili di reiterate violenze nei confronti dei genitori e dei fratelli. Gli ultimi due, quasi speculari, sono invece ascrivibili ai classici, e purtroppo molto comuni, casi di violenza fra marito e moglie, caratterizzati da ripetuti atti violenti da parte del coniuge nei confronti della consorte e consistenti in schiaffi, pugni, calci, insulti e violenza di natura psicologica, fatti, peraltro, avvenuti alla presenza di minori. Da qui, per tutte le persone ammonite, la convocazione in questura, dove personale di polizia qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche ha notificato ai destinatari i provvedimenti che rappresentano una sorta di avvertimento a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena la possibilità di irrogazione di misure di prevenzione ancora più incisive.
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