Violenza sessuale sulla ex a Fermo: racconto choc in aula

L’uomo, 48 anni e con precedenti, sotto processo anche per stalking. La giovane ragazza ha raccontato di ripetuti episodi avvenuti sotto minaccia

In tribunale

In tribunale

Fermo, 20 marzo 2021 - E’ accusato di aver stuprato brutalmente la sua giovane ex in più occasioni, di averla maltrattata e di averla perseguitata per anni. Per questo motivo un fermano di 48 anni, con precedenti per altro genere di reati, è finito alla sbarra davanti al Collegio penale del tribunale di Fermo. L’uomo, difeso dall’avvocato Caterina Ficiarà, è stato chiamato a rispondere di violenza sessuale, maltrattamenti e stalking.

L’istruttoria del processo si è aperta con la drammatica testimonianza della vittima, che ha raccontato di come, già ai tempi del suo rapporto con l’uomo, fosse stata ripetutamente picchiata e maltrattata, fino ad arrivare agli episodi di violenza sessuale, quindi agli atti persecutori. Poi è stata la volta della madre della ragazza, che ha confermato quanto raccontato dalla figlia, specificando, però, che in occasione degli stupri non fosse presente. L’udienza si è conclusa con l’audizione di uno dei due assistenti sociali che avevano monitorato l’imputato e la sua ex ai tempi in cui avevano avuto un rapporto sentimentale. La storia di maltrattamenti e persecuzioni inizia nel 2012 e va avanti per oltre quattro anni. E’ una storia di atti ripetuti nel tempo in cui la giovane vittima viene sottoposta a percosse, lesioni, ingiurie, minacce di morte. Una storia in cui lui le impedisce di vedere gli amici e persino la madre.

La situazione degenera ulteriormente quando lei decide di interrompere la relazione con l’imputato. L’uomo, preso dalla gelosia, continua ad aggredirla verbalmente e fisicamente, a minacciarla pesantemente tanto da far temere alla giovane per la sua vita. Quindi appostamenti e decine e decine di messaggi minatori che si susseguono fino al 2016, quando la ragazza trova il coraggio di denunciare anche gli stupri subiti e per il 48enne scatta una misura cautelare di divieto di avvicinamento. Prendono il via le indagini della polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Fermo, ed emerge che in quel lasso di tempo, la vittima è stata violentata in diverse occasioni. Il primo episodio avviene in un casolare di campagna in zona San Marco alle Paludi, quando dopo botte e minacce, il 48enne strappa di dosso i vestiti della giovane e la costringe a sottostare a tutte le sue richieste.

La ragazza, terrorizzata dalle minacce di morte, non trova il coraggio di denunciare le violenze. Così in un’altra occasione, dopo averla seguita, la vittima viene intimata di salire in macchina. L’uomo si porta in un luogo appartato e, dopo averla schiaffeggiata violentemente, la costringe nuovamente a sottostare agli abusi, al punto che poi la ragazza ha dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere. Al termine delle indagini, il calvario della giovane emerge in tutte le sue sfaccettature: l’uomo viene rinviato a giudizio, quindi finisce sotto processo. Un processo che, dopo l’ultima udienza, è stato aggiornato a luglio, quando saranno sentiti l’imputato e gli altri testimoni.