Violenza su una ventenne, cinque anni di carcere

Il quarantenne si era invaghito della giovane senza conoscerla

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L’aveva presa di mira, per settimane, l’aveva seguita senza farsene accorgere e, dopo aver atteso il momento propizio, aveva abusato sessualmente di lei. Una violenza meschina, figlia probabilmente di una cultura che non accetta il rifiuto della donna, quella commessa da un 40enne marocchino nullafacente, ai danni di una ragazza elpidiense di 20 anni. Un agghiacciante episodio che poteva capitare a chiunque, ma di cui aveva fatto le spese una giovane che aveva avuto soltanto il torto di passare per strada nel momento sbagliato e di aver rifiutato le avance del suo aguzzino. Il nordafricano, al termine del processo, che si è celebrato a porte chiuse per la delicatezza dei fatti in questione, è stato condannato a cinque anni di reclusione per violenza sessuale. Il fatto si era consumato in una via adiacente la stazione ferroviaria, lontano da occhi indiscreti, ma era stato solo il finale di usa serie di pedinamenti. Tutto era iniziato quando l’uomo, vendendo passare la ragazza per strada, se n’era invaghito senza conoscerla. Pur non avendo alcuna corrispondenza da parte della giovane, nel tentativo di avere con lei qualcosa di più che una semplice conoscenza, aveva iniziato a seguirla per un certo periodo di tempo. Poi, nel posto giusto e nell’ora migliore per non essere visto, gli era saltato addosso iniziando a palpeggiarla nelle parti intime e cercando di consumare con lei un rapporto. Dopo la terribile disavventura, nonostante fosse ancora sotto shock, la 20enne aveva subito denunciato il fatto ai carabinieri di Porto Sant’Elpidio, che avevano iniziato una fitta attività di indagine. Sulla base della descrizione della vittima, i militari avevano creato un book fotografico di tutte le persone già note alle forze dell’ordine che potessero somigliare all’aggressore. Sfogliando immagine dopo immagine, la ragazza aveva riconosciuto il 40enne marocchino e per lui era scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Fermo per il reato di violenza sessuale. f. c.