"Vogliamo portare il futuro" A Fermo ricerca e innovazione

Il progetto lanciato un anno fa prosegue grazie all’attività di cinque ricercatori. L’assessore Castelli: "Ampliare gli interventi coinvolgendo i comuni vicini"

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Il futuro si costruisce con la ricerca, con le menti giovani, con le aziende che credono nelle possibilità della scienza e della tecnologia. Compie un anno Fermo Technology lab, il laboratorio per la ricerca e l’innovazione nelle imprese, organizzato a Fermo con le risorse regionali, veicolate dal comune, la partecipazione delle università di Ancona e di Camerino, la fiducia di sei aziende importanti. È arrivato già il tempo di un primo bilancio, a coordinare il progetto è il docente dell’università Politecnica delle Marche, Michele Germani, che spiega: "Possiamo dire di aver già raggiunto risultati importanti, abbiamo concretizzato sei progetti con le aziende partner, da Savelli a Valtenna, Elisabeth, Bros manifatture, Santoni, Vega. Sono stati assunti cinque ricercatori che hanno recepito le esigenze delle aziende e hanno trovato risposte assolutamente innovative". Il primo finanziamento si conclude a marzo, le prospettive per durare però ci sono: "L’idea è di costituire una società di ricerca e innovazione, tre le università e le aziende coinvolte, per poter intercettare sempre nuovi finanziamenti e costruire fiducia in altre imprese del territorio. La sede definitiva sarà quella dell’ex mercato coperto, attualmente in ristrutturazione". Circa due milioni di euro le risorse investite, con una parte di investimento da parte delle aziende e la piena collaborazione dell’amministrazione, con il sindaco Paolo Calcinaro che spiega: "Il finanziamento è quello dell’Iti urbano che ci ha consentito di puntare la nostra attenzione al mondo produttivo e alla ricerca. Abbiamo sistemato il laboratorio in via provvisoria al Buch machinery ma la stampante 3d per esempio è al Montani, proprio nell’ottica di una collaborazione diffusa sul territorio. L’idea è di consolidare sempre di più il dialogo con le imprese sul territorio". Il rettore della Politecnica delle Marche, Gianluca Gregori, in sinergia con il collega di Camerino, Claudio Pettinari, spiega: "La cosa complicata è proprio far capire il valore dell’innovazione, di progetti che vanno nell’ottica della digitalizzazione, di quanto la tecnologia possa far crescere il prodotto e l’offerta. Le università ci sono e confermiamo il nostro impegno". Anche la regione, con l’assessore al bilancio Guido Castelli, conferma tutta l’attenzione necessaria: "L’Iti urbano è una linea di finanziamento che permette di premiare le collaborazioni tra realtà economiche e culturali, sarà interessante ampliare gli interventi coinvolgendo anche i comuni vicini". I ricercatori sono Alessandra Papetti, Alessio Vita, Sabrina Iarlori, Francesco Cauteruccio e Sara Antomarioni. "Il nostro compito è far arrivare a tutti il futuro che è già qui" ha copncluso il rettore Gregori.

Angelica Malvatani