
Valerio Vesprini da sindaco è cambiato rispetto a quando faceva l’assessore?
"Assolutamente no – Lo dice l’ex sindaco Nicola Loira da noi intervistato – Di lui mi sono fidato per 9 anni, adesso non posso dire di essermi sbagliato. Vesprini è una persona molto civica che lavora molto sotto traccia. Io non lo frequento da tanto tempo per cui non so se e quanto sia cambiato. Ma il suo obiettivo lo aveva ben chiaro e lo ha raggiunto, anche pagando in termini di coerena politica".
Qual è il primo giudizio che l’ex sindaco si sente di dare della nuova amministrazione da un anno e mezzo al timone della città?
"Un’amministrazione che vive in una grossa contraddizione: da una parte vuole essere interprete del cambiamento rispetto a quella che l’ha preceduta, dall’altra si porta dietro non solo un rappresentante tra i più qualificati che ne ha fatto parte, Valerio Vesprini, ma dando pure continuità a quell’esperienza amministrativa che ha cambiato il volto della città con il piano regolatore del porto la variante Excelsior le grandi opere, quali viale Cavallotti Bambinopoli piazza Matteotti e fino alle manifestazioni di accoglienza".
I nuovi amministratori rappresentano, come dicono il vero cambiamento?
"Era fisiologico che il cambiamento vi fosse. Non può essere un controsenso che a rappresentarlo vi sia come sindaco chi per nove anni ha fatto parte della vecchia amministrazione? Certo, però lui ha dato un volto e una possibilità di riscatto a tutta una parte politica, il centrodestra, che nonostante i 10 anni di opposizione non aveva né un candidato né un’identità".
Nel suo breve periodo di noviziato alla guida della città i nuovi amministratori come stanno andando?
"In particolare stanno ridando un po’ di smalto alla capacità attrattiva della città dimenticando che il suo insediamento ha coinciso con la fine della pandemia, che negli ultimi due-tre anni della mia amministrazione ci ha costretto a delle restrizioni. La nuova amministrazione ancora deve dare dimostrazione della sua capacità. Oggi la troviamo addirittura di fronte alla revoca del vicesindaco: evidentemente l’azione amministrativa è condizionata da logiche politiche, partitiche, estranee agli interessi della città".
Ha fatto però bingo con il recupero dell’ex fornace Branella. "Sì, però ci debbono spiegare perché hanno approvato il progetto alla chetichella dopo averlo presentato solo 48 prima di portarlo in Consiglio comunale".
Silvio Sebastiani