"Volantini che sanciscono un accordo"

Alessandrini, candidato sindaco: di quel documento non sapevamo nulla. Terrenzi? Non ne parlo più

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Nessun cenno dal candidato sindaco, Fabiano Alessandrini, su chi può aver fatto circolare volantini con il documento in cui il centrodestra e Alessio Terrenzi siglano un accordo. Se Terrenzi non aveva dubbi sul fatto che fosse stato il Pd, Alessandrini è schietto: "Non mi interessa saperlo. Certo è che quel documento noi non lo conoscevamo, checché ne dica Terrenzi Si sappia invece che è l’ultima volta che parlo di lui. Non mi interessa farmi trascinare in questa melma. Se qualcuno ci vuole sguazzare, faccia pure".

Resta pur sempre il fatto che il documento esiste ed è firmato dai coordinatori provinciali del centrodestra "e da Terrenzi per Partecipazione Democratica. Ma se, come dice, l’attuale coalizione gli aveva dato il mandato esplorativo, avrebbe dovuto firmare per conto di tutti – è il primo appunto di Alessandrini –, ma non poteva farlo perché non c’è alcun mandato". Di conseguenza: "Quel documento sancisce un accordo tra centrodestra e Terrenzi su Alessio Pignotti. Un fatto molto grave. Ci fa pensare che le liste siano una sorta di facciata, per andare divisi al primo turno, pronti all’apparentamento nel secondo. Sarebbe un grande inganno verso chi vota e chi si candida, se non viene adeguatamente informato". Non riportano neanche le date: "Terrenzi sostiene che il documento è di febbraio, per cui mentre trattava sul nostro tavolo e chiedeva le primarie, aveva già firmato con altri. Secondo il centrodestra, invece, risalirebbe a fine 2021. Il 22 dicembre ci sono state le elezioni provinciali dove Terrenzi è stato eletto con i voti del tanto vituperato Pd: se ne deduce che nel frattempo firmava per accordarsi col centrodestra. Questo documento fa chiarezza anche su come il sindaco si è posto sul tavolo delle trattative con noi".

E siccome repetita iuvant, Alessandrini ribadisce: "Il primo a propormi di candidarmi è stato Terrenzi, dicendo che altri, Pignotti compreso, non erano all’altezza". La chiosa finale: "Sono amareggiato e deluso per questi sotterfugi, questa ostilità verso di me e il Pd. In politica ci può stare tutto ma questi sono atteggiamenti da Prima Repubblica. L’attività amministrativa sta andando avanti normalmente (tre assessori sono Pd) ma questa è l’ultima volta che parlo di Terrenzi. Lui faccia quello che vuole". Dichiarazioni rilasciate davanti a rappresentanti delle 6 liste che lo appoggiano, nella sua sede elettorale, la stessa dove Terrenzi ha festeggiato le due vittorie.

Marisa Colibazzi