Volontari e medici, Avis tra mille difficoltà

La sezione di Petrtioli comprende 12 Comuni, conta 251 soci, 385 donazioni nel 2022 di cui 334 di sangue intero e 51 di plasmaferesi .

Volontari e medici, Avis tra mille difficoltà

Volontari e medici, Avis tra mille difficoltà

Positivo il bilancio 2022 per la sezione Avis di Petritoli, a fronte di notevoli criticità affrontate e da affrontare.

E’ quanto emerge dall’assemblea annuale dell’Avis tenutasi domenica, presieduta da Gaetano Massucci. La sezione di Petritoli accoglie i Comuni di Monte Giberto, Ponzano di Fermo, Montottone, Moresco, Monterubbiano, Monte Vidon Combatte, Ortezzano, Monte Rinaldo, Monsampietro Morico, Montelparo e Monteleone di Fermo. Il bilancio 2022 si è chiuso con 251 soci, di cui 246 donatori e 5 non donatori. Le donazioni complessive sono state 385 di cui 334 di sangue intero e 51 di plasmaferesi.

"Un aspetto positivo da sottolineare – commenta il presidente Massucci – è l’adesione di 16 nuovi soci, prevalentemente giovani che ci fa essere ottimisti per un domani in crescita sia perché la giovane età garantisce maggiore continuità nelle donazioni, sia perché attraverso i giovani si potrà ottenere un effetto emulazione e testimonianza per raggiungere una platea sempre più ampia di donatori". A fronte degli aspetti positivi, Massucci pone attenzione alle criticità che rischiano di compromettere l’importante attività dell’Avis.

"La chiamata unica non è entrata nella simpatia di tutti i donatori – spiega – forse per l’apparente distacco per la gente che nel tempo era stata abituata alla chiamata diretta, personalizzata e ripetuta. Anche il 2022 inoltre, è stato caratterizzato (almeno nella prima parte dell’anno) dalla carenza di medici trasfusionisti con conseguenti difficoltà nel mantenere tutte le sedute di prelievi programmate e disagio di diversi donatori".

Massucci riflette sulla scarsa propensione socio culturale al volontariato. "Avremmo voluto osservare una crescita del volontariato nel dopo Covid – dice – ma così non è stato per i nostri territori provinciali e regionali. Probabilmente stiamo scontando l’onda lunga dell’individualismo che gli isolamenti ed il lockdown hanno generato. Basti pensare alle difficoltà che i Comuni, le associazioni di volontariato e l’Avis stessa, hanno nel reclutare volontari del Servizio Civile tanto da prorogarne la scadenza d’iscrizione. Il volontariato, in senso del dono e del servizio – conclude – non si è svegliato e l’Avis, associazione che più di altre ha nel dono il suo obiettivo principale, ne sta soffrendo in modo particolarmente penalizzante".

Paola Pieragostini