Voto, anche Pignotti davanti al Tar

Il sindaco si costituisce in giudizio dopo il ricorso presentato dallo sconfitto Alessandrini. Udienza il 12 ottobre

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Ci sarà anche il sindaco Alessio Pignotti, il 12 ottobre, dinanzi al Tar quando si dovrà decidere (con l’esame di quattro schede elettorali contestate delle recenti amministrative) se le operazioni di scrutinio del primo turno si sono svolte regolarmente o no. Se ritenute regolari, sgombrato il campo da ogni dubbio sulla legittimità del suo mandato, il sindaco Pignotti potrà proseguire ad amministrare e chiudere questa pratica. Qualora, invece, il ricorso presentato dall’ex candidato sindaco, Fabiano Alessandrini (escluso dal secondo turno per un solo voto) sia ritenuto accoglibile (basta la validazione di una sola delle schede impugnate), si apre la strada al commissariamento e al ripetersi del ballottaggio (a primavera) tra Pignotti e Alessandrini.

"Ho riflettuto a lungo se costituirmi in giudizio e dopo essermi consultato con il legale (Massimo Ortenzi, ndr) e aver visionato con lui le schede contestate, prima di firmare mi sono consultato col mio esecutivo e la maggioranza e, ottenuto il loro pieno appoggio, ho firmato": così il sindaco Pignotti su una decisione presa all’ultimo giorno utile (depositata al Tar il 15 settembre) "per difendere il risultato elettorale, come atto di rispetto per i 2900 elettori che mi hanno votato al primo turno e i 3200 del secondo che mi hanno voluto alla guida della città. Ritengo un mio diritto tutelare il prosieguo dell’attività amministrativa". Pignotti, non si sbilancia sulle aspettative che nutre sull’esito del ricorso ma intende evitare il commissariamento, un rallentamento dell’attività oltre alle spese e l’impegno di un nuovo turno elettorale". "Mi costituisco a titolo personale – chiarisce – non in quanto sindaco". Le spese legali, dunque, le pagherà di tasca sua, anche se "la mia maggioranza è pronta a supportarmi anche versando una quota parte". Fermo restando il diritto di Alessandrini di fare luce su quanto accaduto allo spoglio, "sarebbe sconvolgente tornare al voto – conclude Pignotti – adesso che tutti, minoranza compresa, mi spingono ad accelerare per cogliere appieno le occasioni del Pnrr e per la massima efficienza della macchina amministrativa".

Marisa Colibazzi