È il giorno del vaccino "Farlo è un dovere civile"

Medici e sanitari hanno aderito in maniera volontaria. Il direttore Livini: "Si parte da chi ha più di 60 anni". Tra i primi il responsabile di Infermieristica

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È il giorno noto come vaccino day, in Italia e nelle Marche, è la storia che comincia a cambiare, la luce in fondo al tunnel del Covid-19. Arrivano anche a Fermo le prime dosi del vaccino Pfizer Biontech, il direttore di Area Vasta 4 Licio Livini spiega: "Avremo 15 dosi sul totale di circa 70 che saranno somministrate nelle Marche quel giorno. Le forniremo a personale medico e sanitario che ha aderito in maniera volontaria, partendo dai soggetti sopra i 60 anni di età". Appuntamento all’ospedale Murri intorno alle 10, i primi vaccinati si sono prenotati qualche giorno fa all’interno di un sistema informatico, tra loro c’è Adoriano Santarelli, responsabile del corso di laurea in infermieristica che spiega: "Mi sono iscritti il primissimo giorno, credo che sia un dovere civile molto importante. È l’unico modo che abbiamo per costruire davvero il futuro, per ripartire l’economia, i rapporti sociali, la nostra vita. Sento continuamente persone che dicono di voler tornare alla normalità, poi però quando ne abbiamo l’occasione si tirano indietro. Non capisco lo scetticismo nei confronti del vaccino, i progressi della scienza sono innegabili e conviene assolutamente fidarsi".

Dopo la prenotazione, la conferma per i sanitari con i requisiti in regola è arrivata quasi immediata. "La carta ’vincente’ in questo caso è avere oltre i 60 anni di età, l’unica consolazione di avere tanti anni", scherza Santarelli. È una giornata fortemente simbolica, in attesa di gennaio quando per la nostra regione ci dovrebbero essere 40mila dosi di vaccino, per ora le dosi arrivate sono stoccate nel congelatore in grado di tenere una temperatura rigidissima, all’Inrca di Ancona.

Anche l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini si dice pronto al vaccino, proprio per dare l’esempio e moltiplicare fiducia. Nelle indicazioni del vaccino si legge che chi si sottoporrà alla prima dose dovrà poi fare un richiamo dopo 21 giorno. S i dovrà comunque indossare la mascherina perché non è ancora chiaro se i soggetti vaccinati siamo potenziali portatori del virus. E ancora, si pensa ad una copertura importante nel tempo, i vaccinati saranno comunque monitorati per due anni per capire la durata della protezione. L’importante è capire che si sta aprendo un futuro del tutto nuovo, oggi la fine del Covid si può intravedere, la strada è segnata dalla scienza e dalla ricerca.

Angelica Malvatani