Calzaturiero e pelli, distretto fermano maceratese area di crisi complessa

Via libera del Ministero dello Sviluppo Economico. Gli assessori regionali Bora e Cesetti: "Si aprono grandi opportunità di rilancio"

Settore calzaturiero in crisi (foto repertorio)

Settore calzaturiero in crisi (foto repertorio)

Fermo, 20 dicembre 2018 - Via libera del Ministero dello Sviluppo economico al riconoscimento del distretto pelli-calzature fermano maceratese come area di crisi complessa.

Lo annunciano con soddisfazione gli assessori delle Marche alle Attività produttive e al Bilancio, Manuela Bora e Fabrizio Cesetti, che commentano: "Davvero una bella notizia, si aprono grandi opportunità di rilancio, sviluppo e riqualificazione per questo territorio seriamente colpito dalla crisi del comparto delle calzature e delle pelli. Crisi purtroppo aggravata dagli eventi sismici del 2016".

L'istanza regionale approvata con delibera di Giunta di maggio e ora approvata dal Ministero ha delimitato l'area di crisi ai Comuni di tutti i sistemi locali del lavoro specializzati nel comparto, ovvero quelli della provincia di Fermo, il sistema locale del lavoro di Civitanova Marche oltre ai due comuni di Tolentino e Corridonia. Ora si apre la fase della costruzione, da parte della Regione in accordo con il Mise e Invitalia, del progetto di riqualificazione e riconversione industriale (Prri) che conterrà la strategia di rilancio e sviluppo del territorio, le misure di sostegno al tessuto produttivo, quelle dedicate alla formazione e alla ricollocazione e riqualificazione del capitale umano, nonché la disponibilità di ingenti risorse nazionali e regionali di cui potranno fruire imprese e lavoratori.

"Auspichiamo - continuano Bora e Cesetti - che nella fase tra la costruzione del progetto e l'avvio dei bandi si acceleri l'iter di negoziato con il Ministero per la rimodulazione dell'impianto normativo della legge nazionale 181/89, che rappresenterà la misura di cofinanziamento del futuro Accordo di programma Mise/Regione. Ci riferiamo in particolare alla proposta di riduzione della soglia di investimento minima ammissibile e anche alla possibilità per le aggregazioni di impresa di partecipare ai bandi".