Verde Mare, Confindustria: “Va riaperto prima del processo”

L’appello degli industriali: “Il campeggio garantisce 170mila presenze”. Venerdì manifestazione a Fermo

Il Camping Verde Mare (Zeppilli)

Il Camping Verde Mare (Zeppilli)

Fermo, 9 marzo 2017 – “In attesa del processo il camping Verde Mare deve essere riaperto”. Con questo appello Confindustria Fermo accende i fari sulla struttura turistica di Marina Palmense, su cui grava un provvedimento di sequestro preventivo.

Intanto domani, venerdì 10 marzo, il mondo che ruota attorno al campeggio si ritroverà a Fermo alle 11 per una manifestazione pacifica che vuole mettere in risalto l’importanza di questa struttura per il territorio. “Il camping Verde Mare – affermano gli industriali - garantisce al Fermano 170mila presenze a stagione, bisogna comprendere che la sua chiusura danneggia tutto un mondo, fatto di operai, negozi, attività che vanno dalla costa ai Sibillini”. Sono cinquanta i dipendenti diretti del campeggio, oltre cento quelli che lavorano all’interno. E poi ci sono le attività che grazie alla struttura vedono crescere il loro bacino di utenza. “Nessuna volontà di entrare nella vicenda giudiziaria – sostengono gli imprenditori -, quello che ci preoccupa è l’enorme danno economico che il territorio sta subendo e subirà con l’arrivo della stagione estiva e la mancanza di flussi turistici. Il titolare del Verde Mare, Felice Chiesa, ha presentato l’istanza per ottenere l’esercizio provvisorio, e di recente anche il sindaco Paolo Calcinaro, la Provincia e la Regione hanno lanciato appelli affinché si trovi una soluzione provvisoria. In ballo, afferma l’organizzazione di categoria, c’è “l’interesse pubblico di un territorio già duramente colpito dal terremoto e che ha bisogno di poter contare su una delle sue eccellenze turistiche da 40 anni punto di riferimento per visitatori italiani e stranieri”.